10 ottobre 2005    

Il punto sui fondi comunitari in Commissione (di Luisa Lombardo)







“Promuovere forum e dibattiti nelle cinque province calabresi per individuare compiutamente le linee di sviluppo territoriale e definire così, in tempi brevi, la mappa dei cosiddetti ‘grandi attrattori’”.

E’ questo l’impegno imminente della VI Commissione consiliare, “Affari dell’Unione europea e relazioni internazionali”, presieduta da Liliana Frascà. L’organismo ha già individuato in un documento, votato all’unanimità,  alcuni “grandi attrattori” verso i quali canalizzare risorse in forma integrata, riservandosi di completarlo sulla scorta delle indicazioni che verranno dai forum promossi, nel mese di ottobre, nelle cinque province calabresi. Si tratta di definire un quadro strategico che ricomprende giacimenti culturali, aree e siti d’interesse, risorse ad alto potenziale di sviluppo su cui puntare per il rilancio della regione.

“L’obiettivo – spiega Liliana Frascà - è quello di costruire un sistema a rete che coinvolga gli Enti territoriali, gli attori sociali e le forze imprenditoriali nell’identificazione delle priorità in un progetto complessivo di sviluppo, accelerando così i tempi di attuazione”.

Nel documento a supporto dell’elaborazione del Documento strategico regionale 2007-2013 viene dato parere favorevole sul rapporto preparatorio della Giunta. La VI Commissione auspica tuttavia la necessità di un maggiore sforzo di contestualizzazione delle priorità regionali. “Tra i ‘grandi attrattori’, un ruolo di primo piano – recita il documento - potrebbe occuparlo l’area metropolitana dello Stretto quale  bacino geografico e istituzionale a cui agganciare dimensioni chiave della politica per il turismo, per le imprese, per la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali. Altro ruolo chiave spetta al porto di Gioia Tauro quale perno del sistema di stoccaggio, trasformazione e distribuzione delle merci per il Mezzogiorno e per il bacino del Mediterraneo. Nell’area di intervento, sempre secondo quanto riportato nel documento, rientrano poi l’alta formazione e la ricerca applicata nonchè il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture per la commercializzazione dei prodotti agricoli; ed infine si pensa ad una strategia regionale per l’innovazione tecnologica sul modello virtuoso di altre regioni.

“E’ indubbio che nella programmazione 2007-2013 – sottolinea Frascà – si dovrà fare tesoro dell’esperienza di attuazione del POR 2000-2006. Il rischio del disimpegno automatico è attuale ma – aggiunge Frascà - abbiamo già proposto al responsabile Fondi Comunitari, dott. Falcone, una serie di azioni per accelerare i processi di spesa”.

Nel documento, anch’esso votato all’unanimità, sulla gestione del disimpegno automatico dei fondi POR 2000-2006, c’è una disamina sull’andamento complessivo di ciascun fondo e sulle principali criticità riscontrate per misura; seguono le soluzioni alle criticità riscontrate e le scelte strategiche su cui avviare la riflessione in vista della predisposizione del Quadro Strategico regionale.

Per Frascà “risulta fondamentale inoltre garantire un collegamento funzionale tra Giunta e Consiglio regionale, attivando per la redazione del documento regionale strategico 2007-2013, meccanismi di democrazia partecipata come i laboratori territoriali”.

Infine, conclude la presidente della VI Commissione: “E’ auspicabile non ripartire dall’anno zero. A tal fine, la Commissione ha proposto al Dipartimento competente di realizzare un database dei progetti finanziati ed una guida metodologica per garantire la verifica di coerenza e l’integrazione tra quanto finanziato con le risorse POR 2000-2006 e quanto proposto a finanziamento sulle risorse 2007-2013”. 









 (L.L.)

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