24 novembre 2009    

Le ''azzurre'' del tennis sul tetto più alto del mondo (di Cristina Cortese)



Il circolo “Rocco Polimeni” di Reggio Calabria incorona le azzurre del tennis sul tetto più alto del mondo. La storia dello sport italiano non può più dimenticarsi di loro: Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e Sara Errani sono le ragazze dolci e terribili che hanno fatto piangere di gioia il capitano Corrado Barazzutti, che pure di emozioni nella sua vita ne ha conosciute tante. La premiazione delle tenniste azzurre dopo la vittoria sugli Stati Uniti


Sono loro, a firmare”, la seconda Federation Cup, ovvero il campionato mondiale a squadre femminile, vinta dall’Italia in quattro anni. Ma la prima volta in casa era, decisamente, altra cosa.


Il calore del pubblico, la terra rossa reggina pronta a lasciare l’impronta di ogni punto azzurro, la sinergia delle Istituzioni che hanno fatto squadra, “scese in campo” compatte per rilanciare e promuovere l’immagine di un’intera Regione, terra di accoglienza e ospitalità come poche, sono stati il valore aggiunto di una manifestazione che resterà negli annali anche per le capacità organizzative e di efficienza dimostrate dalla dirigenza del “Rocco Polimeni”.


Le più alte cariche sportive, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, della Fit, Angelo Binaghi, della federazione internazionale, Francesco Ricci Bitti, passando per un tifoso d’eccezione, l’attore Max Giusti: tutti hanno rivolto un plauso al “Rocco Polimeni”.


In più occasioni, il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, si è soffermato sul significato dell’evento. Nella conferenza stampa di presentazione ha parlato “di una scommessa vinta nel rapporto tra Calabria, sport ed Istituzioni”; nella cerimonia del sorteggio ufficiale, ospitata nell’Aula “Franco Fortugno”, Bova, cui è toccato l’onore di estrarre il primo accoppiamento della sfida, ha ricordato come “la presenza di Italia e Stati Uniti in questa regione testimoni l’interesse della Federazione internazionale nei confronti di quanti, come i vertici del “Polimeni” operano quotidianamente con passione e impegno per far crescere, dal profondo Sud, il movimento tennistico italiano”. Ancora, il presidente Bova ha augurato alle due formazioni e agli ospiti “di trascorrere un soggiorno scaldati dallo spirito di accoglienza che contraddistingue la terra di Calabria”.


 


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