24 novembre 2009    

Lamezia Terme: 400 costruzioni abusive da abbattere (di Gianfranco Manfredi)
La magistratura ordina le demolizioni ma il boss aggredisce il Sindaco


Mentre i caterpillar del Genio Militare (il reparto Guastatori di Palermo) stanno abbattendo costruzioni illecite, sulla base di sentenze di demolizione passate in giudicato,  il sindaco viene aggredito in Municipio dal fratello di un boss che fa parte del nucleo alla guida la protesta degli abusivi. Accade a Lamezia Terme, con Il Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranzasettant’unomila abitanti la terza città calabrese, comune sciolto due volte per mafia, nel ‘91 e nel 2002. Il sindaco aggredito è Gianni Speranza, 55 anni, un professore di filosofia che dal 2005 è alla testa di un’amministrazione di centro-sinistra impegnata sul fronte anti-ndrangheta e antiracket e che sta lavorando per riportare la città nella legalità e bonificarla dagli inquinamenti e dai condizionamenti mafiosi. Mercoledì mattina su Speranza ha alzato le mani l’esponente di una “Famiglia” tra le più famigerate, fratello di un boss di spicco caduto anni fa in un agguato di ‘Ndrangheta. L’aggressione è avvenuta in municipio dove un gruppo di cittadini era confluito per protestare contro le demolizioni ordinate dalla magistratura.
L’uomo si è avventato contro il sindaco che stava parlando ai manifestanti e l’aggressione non è degenerata per l’intervento di altre persone e dei vigili urbani.
Con i cittadini che protestavano, ha spiegato Speranza, c’era qualche esponente dell’opposizione di centrodestra che fomentava la rabbia dei manifestanti, mirata contro l’Amministrazione comunale in maniera del tutto strumentale.
Sono circa duecento ed alcuni sarebbero di proprietà di elementi della 'Ndrangheta gli immobili di cui è stata avviata la demolizione a Lamezia perchè abusivi. L'abbattimento e' stato disposto dalla locale Procura della Repubblica dopo che il Comune negli anni scorsi aveva svolto gli accertamenti tecnici da cui sono emerse le gravi, insanabili irregolarita' relative alla loro realizzazione. Le costruzioni da abbattere sono ubicate in varie zone della citta'. Alcune, in particolare, sono state realizzate in zone di Lamezia Terme, come Scinà-Capizzaglie, dove si è più volte manifestata con virulenza la presenza del fenomeno mafioso.
Le sentenze che hanno determinato le ordinanze di demolizione sono inappellabili perchè ormai passate in giudicato e in qualche caso, addirittura, le demolizioni sono state patteggiate dagli abusivi, allo scopo di scongiurare condanne più gravi sul piano penale.-


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