“E’ vero che il Presidente della Regione è troppo indaffarato in questo periodo, nella prospettiva del suo futuro politico prossimo, ma le emergenze occupazionali non possono aspettare i tempi della politica e le aspettative personal”. E’ quanto afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale di forza Italia Antonio Pizzini.

“Uno dei tantissimi esempi di emergenza - ma dove guardarsi prima - riguarda – sostiene il consigliere regionale azzurro - i lavoratori utilizzati da oltre 10 anni per il servizio pubblico di tutela e salvaguardia del territorio per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile, ai quali non vengono corrisposti sin da maggio scorso gli stipendi. Eppure quegli stessi lavoratori stanno assicurando ancora, senza interruzioni, la loro opera professionale, ma nessuno ancora si è assunta la responsabilità di giustificare e spiegare perché questi ritardi ed inadempienze, e peggio ancora quanto tempo dovranno aspettare ancora per vedere risolto questo loro vitale problema.

Ed allora – si chiede Pizzini - poiché in un paese civile non è tollerabile il silenzio delle Istituzioni, ho assunto l’iniziativa di presentare al Consiglio regionale un’apposita interrogazione urgente con richiesta di risposta scritta, per sapere in tempi brevissimi, intanto, se la Regione Calabria è a conoscenza che dal mese di maggio 2009 i 284 lavoratori esternalizzati per il servizio di tutela e salvaguardia del territorio non ricevono le loro retribuzioni senza giustificato motivo, se la stessa Regione è tenuta a svolgere un’attenta e tempestiva vigilanza sull’utilizzo corretto dei fondi pubblici erogati, e più precisamente sul corrente pagamento delle retribuzioni ai lavoratori che svolgono un compito essenziale per i fini istituzionali della Regione, ed inoltre se la Regione Calabria è tenuta ad accertare che le garanzie finanziarie a suo tempo fornite dall’impresa appaltatrice siano ancora sussistenti, e quali sono i motivi per i quali non vengono corrisposte le dovute retribuzioni in presenza di un mai interrotto servizio prestato dai lavoratori”.

“Con la stessa interrogazione – sostiene Antonio Pizzini - ho chiesto quindi di sapere se la Regione Calabria intende interessarsi della vicenda sopra descritta e quali iniziative ha in mente di assumere, nonché in quali tempi intende chiarire in modo definitivo ed esaustivo la problematica dei detti lavoratori senza stipendio”.