20 settembre 2005    

Fortugno per omologare la normativa regionale sulla caccia







 “Apprendo dalle agenzie di stampa, con sentimenti favorevoli, che i gruppi consiliari Ds, Margherita, Sdi e Pdci, della Regione Toscana, hanno presentato FRANCESCO FORTUGNOunitariamente una proposta di legge  per consentire anche quest’anno in quella regione la caccia al fringuello”. E’ quanto afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno (Margherita).  “La proposta di legge, pur contenendo limiti temporali per l’esercizio venatorio a questa specie  – il termine è previsto dal 9 ottobre al 13 novembre – autorizzativi per numero di cacciatori e di capi prelevabili, prosegue Fortugno,  segna una chiara inversione di tendenza negli orientamenti della gestione della fauna selvatica, in ossequio, peraltro, ai principi comunitari ed alle materie delegate per competenza alle Regioni. I colleghi del centrosinistra toscano, con la loro proposta - dove trova posto  con ruolo strategico la funzione dell’Istituto nazionale della fauna selvatica - hanno così voluto dare le giuste risposte ai tantissimi cacciatori toscani, molti dei quali, è bene ricordarlo, giungevano in Calabria per esercitare la loro passione alla migratoria, in special modo, a fringuelli ed allodole. Sono convinto che alla luce di questa iniziativa legislativa decisa dai gruppi del centrosinistra alla Regione Toscana – continua Francesco Fortugno -  anche in Calabria il Consiglio regionale possa celermente dare corso ad un provvedimento di legge che sia rispettoso delle tradizioni venatorie locali e dell’ambiente. In tal senso, depositerò nei prossimi giorni alla segreteria del Consiglio regionale un’analoga proposta di legge. Sono certo che la radicalità di talune posizioni “ambientaliste”-. dice Fortugno - possano essere riconsiderate proprio in virtù dell’iniziativa legislativa dei consiglieri toscani, che non possono certamente essere bollati come “massacratori” di fauna in via di estinzione. Il mondo venatorio, i cacciatori, sono per primi e maggiormente interessati affinché la fauna selvatica sia salvaguardata, con interventi protettivi mirati ad incrementarne la quantità, in Toscana, in Calabria e nel resto delle regioni d’Italia”.                    

(FD)

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