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20 luglio 2009
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Guerriero (Part. Soc.): «Una cabina di regia per i debiti della Regione»
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“Occorre creare urgentemente una cabina di regia tra i Dipartimenti della Regione, per superare gli ostacoli che ad oggi impediscono al più grande Ente pubblico calabrese di pagare, in tempi ragionevoli, le legittime spettanze di imprese piccole e medie”. E’ l’auspicio del consigliere regionale del Ps Giuseppe Guerriero (membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale), secondo cui “Onorare, ma soltanto dopo mesi e mesi, i debiti che la Regione contrae per forniture e prestazioni varie, provoca, nel fragile sistema imprenditoriale calabrese, enormi scompensi e innumerevoli problemi che, soprattutto in questa congiuntura difficile, la Calabria non può permettersi”. “I dati disponibili - spiega Guerriero - sono allarmanti. Se in Italia la media in cui gli enti pubblici pagano i debiti è di 138 giorni, in Calabria siamo a 400. Si è, inoltre, dinanzi a 500 milioni di debiti, che interessano in particolare i lavori pubblici, da parte della Regione verso gli imprenditori. Ora, se è vero che la Regione non deve essere messa in ginocchio, tuttavia una soluzione bisogna individuarla”. Aggiunge Guerriero: “Occorre una cabina di regia fra direttori generali per abbreviare, quanto più possibile, i tempi dei pagamenti per imprenditori costretti a sopportare i ritardi nei pagamenti, mentre subiscono le ‘vessazioni’ degli Istituti bancari i quali, nel Mezzogiorno e segnatamente in Calabria, praticano tassi di interesse al limite dell’usura”. Per l’esponente del Partito socialista, “Da un lato, quindi, banche matrigne, che non agevolano gli investimenti, anzi tagliano le gambe alle buone idee e violano l’articolo 3 della Costituzione; dall’altro, la Regione che, dopo aver ricevuto i servizi richiesti o le merci ordinate, non paga per tempo. Anzi, prima che gli imprenditori siano pagati trascorre un tempo a dir poco insopportabile e per niente europeo”. “Una situazione paradossale. Specie - argomenta Guerriero - se si pensa che il tutto accade alla luce del sole e che, pur essendo considerato iniquo in ogni aspetto, questo meccanismo infernale, che stritola l’imprenditoria e l’economia calabrese, va avanti inarrestabile come se fosse la cosa più normale del mondo. E’ pertanto quanto mai necessario che si addivenga a una sintesi operativa interna alla Regione che affronti le criticità di carattere procedurale e burocratico e quelle che riguardano le erogazioni, se non si vuole mandare in bancarotta non pochi imprenditori”. “Porre fine a questa iniquità – conclude Guerriero - vuol dire dare linfa vitale all’economia calabrese, liquidità alle imprese e consentire, inoltre, ad ogni progettualità mirante a rinforzare lo sviluppo economico e sociale della Calabria, di avvalersi di un terreno meno arido e di una più sollecita disponibilità alla cooperazione da parte di chi fa impresa”.
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