10 luglio 2009    

Bova:«Un patto con i nostri emigrati all'estero»


“Non ci si trova oggi dinanzi ad un incontro formale, ma alla istituzionalizzazione di un autenticoIl Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova patto che, attraverso la legge che il Consiglio regionale approverà domani, rilanci con l’ausilio delle nostre comunità, qui e laddove risiedono i nostri emigranti, un rapporto proficuo e fruttuoso”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, intervenendo ai lavori della Consulta regionale dell’emigrazione. Bova, nel suo saluto, ha sottolineato “la scelta della Calabria di dedicare quest’anno in maniera specifica ai nostri fratelli emigrati. In questo quadro, il patto tra calabresi sottoscritto a Palazzo Campanella, sede del Parlamento della Calabria, non ha solo una particolare solennità, ma si iscrive in un percorso in cui finalmente anche i discendenti di emigrati da molte generazioni, da un lato, conservino e arricchiscano l’insegnamento della madre lingua, e dall’altro, attraverso forme di reciprocità di scambi culturali, così come avviene nel rapporto Calabria-Argentina e Calabria-West Virginia, con la partecipazione di numerosi giovani a stage nelle università calabresi e di oltre oceano”. Sui temi dell’accoglienza Bova, ha detto, inoltre, di “sentirsi la coscienza a posto. Per il paradosso delle vicende umane, altri vengono oggi qui da noi. Verso costoro abbiamo sentito il dovere di fare una legge per accoglierli, nonostante le nostre debolezze. Non ci siamo rinchiusi, non abbiamo sbattuto la porta in faccia a chi è in cerca di un briciolo di vita”.

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