1 luglio 2009    

Borrello (Pd): ''Una soluzione per il Polo oncologico''


“Il can-can  che si registra quotidianamente, in ordine alla paventata chiusura del Polo Il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Borrello (Pd)Oncologico, è poggiato sul nulla. Serve solo ad alimentare un’ incresciosa confusione di cui soprattutto gli ammalati non hanno assolutamente bisogno”. Interviene, nella vicenda della Fondazione Tommaso Campanella,  il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Borrello. Secondo il quale “Premessa l’esigenza di perseguire con grande rigore quanti, con inaudita negligenza e per cinque lunghi anni, hanno omesso o ritardato gli adempimenti necessari ad accreditare un insostituibile servizio, è davvero ridicolo immaginare che ci possa essere qualcuno che abbia potuto pensare di chiudere il Polo Oncologico. Se il blocco delle risorse - chiarisce Borrello - è dovuto alla mancanza di accreditamento, soccorre, e meraviglia che passi inosservata, la norma di cui all’articolo 65, 3^ comma, della legge regionale n. 19  del  12.6. 2009. Per effetto di questa legge  i servizi realizzati in coerenza con la programmazione sanitaria, devono essere considerati provvisoriamente accreditati nelle more dell’accreditamento definitivo. Il Polo Oncologico vi rientra a pieno titolo”. Aggiunge il Vicepresidente del Consiglio: “Restano in piedi e per intero, comunque, tutti i dubbi e le perplessità su una gestione amministrativa fortemente nebulosa e preoccupante, rispetto alla quale non è certamente ininfluente lo scellerato ibrido partorito dalla Giunta Chiaravalloti, coadiuvata dall’intramontabile  avvocato  Apicella, allorché si scelse di dar vita ad  un mostro giuridico: la Fondazione. Un mostro  alimentato con risorse pubbliche, però obbediente al regime privatistico. Come se di paradossi in Calabria non ce ne fossero già troppi”.

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