29 giugno 2009    

Sindacati confederali e delle Forze di Polizia in Commissione antimafia


Audizioni in  Commissione regionale per la lotta alla mafia, presieduta da Antonino De Gaetano, con i rappresentanti sindacali confederali e delle forze di polizia.Il Presidente della Commissione Antimafia Antonino De Gaetano (Rif. Com.)

“Ci troviamo dinanzi – ha detto De Gaetano – ad uno stillicidio inarrestabile di atti  intimidatori nei confronti di amministratori locali e operatori dell’informazione, con punte preoccupanti nelle province di Reggio e di Crotone”.

De Gaetano, inoltre, ha posto l’accento sulla “necessità di un intervento più efficace e costante sul fronte del sequestro e della confisca dei beni e per il superamento di logiche emergenziali. In tal senso – ha annunciato il presidente dell’organismo –  proporremo come Commissione l’istituzione di un’apposita agenzia che gestisca il patrimonio dei beni confiscati in tutta la regione superando così la frammentarietà degli interventi”.

De Gaetano, ha invocato “un’azione costante dello Stato e delle istituzioni non soltanto sul fronte repressivo, ma, altresì, lavorando sul recupero del gap sociale ed economico in cui versano numerose comunità calabresi che, giocoforza, diventano vittime del ricatto mafioso”.

Antonino De Gaetano, ancora, ha posto in evidenza tutti quegli aspetti legati alle politiche creditizie:”Il tessuto economico calabrese – ha detto il presidente della Commissione regionale antimafia -  paga di tutto il resto del Paese la strozzatura del credito alle piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare. La scarsa capacità delle aziende calabresi di autofinanziarsi, non trova collaborazione e rispondenza nel sistema bancario che, talvolta, proprio per le condizioni onerose che regolano l’erogazione del credito, spingono l’impresa in difficoltà a rivolgersi al mercato dell’usura. E’ un tema di non poco conto – ha sottolineato De Gaetano – che sta portando allo stritolamento di storiche famiglie imprenditrici a favore di personaggi poco chiari e molto spesso, come le forze dell’ordine hanno potuto verificare, vicine ad ambienti mafiosi”.

Nel corso delle audizioni, sono intervenuti i rappresentanti della Cgil, Sergio Genco, della Cisl, Rosi Perrone e del Siulp, Caracciolo e Spagnolo. 

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