“La legge in favore dei calabresi nel mondo è una buona base di partenza utile a rilanciare la cultura e la lingua italiana all’estero, e soprattutto, a infittire i rapporti con le comunità di nostri emigrati. L’obiettivo è di tenere vivo il legame soprattutto con le nuove generazioni di italiani all’estero che in moltissimi casi si distinguono per la crescita sociale e professionale di cui sono protagonisti, seppure in mezzo a mille difficoltà, in ogni parte del mondo. Se potessi coniare uno slogan, direi che ci si trova dinanzi ad un provvedimento normativo ‘della memoria’, fatta non solo di ricordi amari, che pure sono incancellabili, ma di un nuovo rapporto orientato al futuro ed al rinvigorimento di un dialogo che mai è venuto meno, tra quanti sono stati costretti a lasciare la Calabria nel secolo scorso per forza di cose, e chi è invece rimasto qui  e di quella fraterna umanità non vuole perderne le tracce”.