12 giugno 2009    

Nicolò (Fi): «Programmazione inadeguata delle Guardie mediche nell’Asp 5»


“La programmazione delle guardie mediche sul territorio della provincia di Reggio Calabria, prevista dalla Commissione speciale dell’Asp 5, non corrisponde alle effettive esigenze dei cittadini”. E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale del PdL-Fi, AlessandroIl Consigliere regionale di Forza Italia Nicolò, che sull’argomento ha presentato una interrogazione. “Con l’ennesimo provvedimento – prosegue Nicolò – vengono soppresse sei postazioni di guardie mediche (Polistena, Maropati, Varapodio, Cosoleto, Rizziconi e una di Gallico) e si prevede la possibilità di chiusura di altre undici postazioni, tra le quali alcune caratterizzate da altissima densità abitativa. E’, nei fatti, una decisione devastante, a fronte di un precedente analogo provvedimento con cui si è disposta la chiusura delle guardie mediche di Anoia, Feroleto della Chiesa, Serrata, Terranova S. M. e Melicuccà. Ci si trova quindi dinanzi ad una autentica spoliazione del servizio di prima assistenza, qual è appunto la guardia medica, calcolato alla fredda luce di parametri e di rapporti popolazione-territorio che non interpretano correttamente i bisogni e necessità di cittadini a causa delle particolari conformazioni del territorio stesso. Inoltre – prosegue Nicolò – è necessario conoscere le linee di riordino della continuità assistenziale; sapere come saranno ricollocati e utilizzati i medici perdenti sede, i contratti di lavoro che verranno loro applicati. C’è veramente di che preoccuparsi e di questo ne pagano, come al solito, le conseguenze i cittadini che vengono privati di un servizio delicato ed essenziale. Peraltro – conclude Nicolò – la chiusura delle guardie mediche comporterà fisiologicamente un aggravio sulla struttura di pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, in questo momento, l’unico riferimento a cui saranno costretti a fare ricorso quelle fasce di popolazione che godranno più dell’assistenza di primo intervento che i sanitari delle guardie mediche hanno sempre garantito”.


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