20 maggio 2009    

Saltano le sedute del Consiglio sul Bilancio (di Filippo Diano)


Sono stati aggiornati a data da destinarsi i lavori della seconda commissione, Bilancio e Programmazione, del consiglio regionale riunitasi lunedi 18 maggio. I lavori della commissione hanno subìto una interruzione ed alla ripresa dei lavori il presidente, Piero Amato, ed i consiglieri Pacenza, Censore, Cherubino, De Gaetano e Racco, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta. "I sottoscritti consiglieri - affermano - componenti la seconda Commissione consiliare propongono che si faccia chiarezza nelle dovute sedi istituzionali, nazionali e regionali, in merito al percorso per il rientro, alla quantificazione del debito Una riunione della II Commissione ''Bilancio'' del Consiglio regionale, alle responsabilità inerenti la sua produzione anche in considerazione del fatto che lo stesso advisor nominato dal Governo nazionale ha chiarito che l'80% di tale debito è maturato negli anni 2000/2005. La chiarezza che si richiede è finalizzata non soltanto a parlare il linguaggio della verità ai calabresi ma anche a determinare atteggiamenti di forte senso di responsabilità istituzionale che sono necessari in Calabria e a Roma, con riferimento all'azione del Governo''.   ''Pertanto, pur non rinunciando - hanno proseguito - ad una linea di rigore e trasparenza per tagliare sprechi e spese inutili, per ottimizzare le entrate e contenere le uscite, per dare adeguatezza al sistema sanitario calabrese, la Commissione interrompe momentaneamente le attività finalizzate all'approvazione del Bilancio e denuncia l'atteggiamento strumentale per soli interessi propagandistici ed elettorali, interpretato da esponenti di centrodestra che dopo averci consegnato un sistema sanitario inefficiente e poco sicuro, bilanci della sanità non veritieri, oggi tentano di impedire l'opera di riforma e di risanamento anteponendo l'interesse di parte all'obiettivo  di mettere al centro prima di tutto la cura e la salute dei calabresi''.

I consiglieri regionali dell'Udc, Francesco Talarico e Pasquale Tripodi, in relazione al documento presentato durante i lavori della seconda Commissione da alcuni consiglieri di maggioranza, hanno votato contro. ''Riteniamo necessario - affermano Talarico e Tripodi - e non più rinviabile la quantificazione definitiva del debito pregresso della sanità, non si può assistere al balletto dei numeri e a provvedimenti incerti nella loro sostanza. E' giusto, quindi, che si faccia chiarezza definitiva al più presto nelle dovute sedi istituzionali, nazionali e regionali. La chiarezza è dovuta nei confronti dei calabresi tutti. Siamo contrari all'aumento della pressione fiscale ed all'introduzione del ticket, che significa andare a colpire in un periodo di forte crisi le famiglie e le imprese. L'Udc, dall'inizio della legislatura ha chiesto l'approvazione di un Piano sanitario che andasse a programmare un'offerta di servizi adeguati e moderni. Di contro, la maggioranza ha varato provvedimenti sbagliati che hanno aggravato ulteriormente lo stato della sanità calabrese''.

A margine dei lavori della commissione il capogruppo dei popolari europei verso il Pdl, Giampaolo Chiappetta, ha detto che ''situazione penosa. La maggioranza chiude la giornata politica con un documento assolutamente irriguardoso, sia della verità sostanziale dei fatti, inanellati ad uso e consumo di parte,  sia per la pazienza con cui l'opposizione  ha assistito al litigio furioso interno alla maggioranza che ha impedito all'Istituzione di produrre il benché minimo risultato''.

Secondo Chiappetta ''questa giornata, per come si è svolta e conclusa, che ha visto persino lo svolgimento di un'altra commissione,  quando è noto che durante la sessione di Bilancio non é possibile convocare altre commissioni,  rappresenta una sintesi eloquente dell'assenza di idee, volontà e strategia all'interno del centrosinistra sulle drammatiche problematiche della sanità che, dopo quasi un'intera legislatura, il presidente  Loiero e la maggioranza hanno ridotto letteralmente  a brandelli e penalizzato oltre ogni misura, facendo fare alla Calabria figure meschine ed esponendola al ludibrio nazionale''.

Conclude Chiappetta: ''Oggi comprendiamo che con questo centrosinistra, se la situazione non fosse da piangere per come i numeri presentano la condizione della sanità, ci sarebbe solo da ridere. Decisamente, si comprende appieno che il centrosinistra calabrese è stracotto. E non avendo la forza di governare i problemi che esso stesso ha provocato, finge, nell'illusione di guadagnare tempo, di opporsi non si sa bene a chi, perché e con quale finalità''.

I consiglieri di minoranza, Francesco Galati, Gesuele Vilasi e Salvatore Pacenza, al termine dei lavori della Commissione Bilancio, hanno evidenziato che ''le motivazioni che hanno indotto la maggioranza a sospendere la seduta denotano l'assoluta incapacità da parte della stessa  a portare avanti i lavori per l'approvazione del documento più importante per l'amministrazione della Regione. Le divergenze interne delle forze politiche che compongono questa maggioranza hanno impedito la prosecuzione dei lavori che, pure, erano regolarmente iniziati. Il documento presentato dalla maggioranza dà ragione all'atteggiamento assunto dai consiglieri di opposizione di abbandonare l'Aula nell'ultimo Consiglio regionale proprio perché l'opposizione chiedeva ''chiarezza nelle dovute sedi istituzionali, nazionali e regionali in merito al percorso per il rientro''. La verità è che questa maggioranza è allo sbando".-


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