7 maggio 2009    

Le cifre del Bilancio 2009


Il Bilancio della Regione – come si legge nella relazione – vale 9,167 miliardi di euro, al netto delle contabilità speciali, e meglio dettagliato nella tabella seguente:


Le spese


Valori assoluti


%

Spese per la Sanità

3.756


41%

Por2007-2013

1.568


17%

Por 2000-2006

180


2%

APQ

906


10%

Altri fondi vincolati

1.592


17%

Fondi perenti

268


3%

Spese con risorse autonome

897


10%

TOTALE

9.167


100%

 
 
"I  margini che si aprono, al momento, nell’ambito del bilancio regionale per la realizzazione di nuovi interventi – prosegue la relazione -  risultano molto ristretti e vengono in sostanza a coincidere con gli spazi che sarà possibile creare attraverso interventi di razionalizzazione della spesa regionale.  Si tratta, in sostanza, di avviare (e in non pochi casi solo di rendere efficaci) una serie di misure finalizzate a riqualificare nel suo insieme la spesa regionale, distogliendola da impieghi non sostenuti da motivazioni di efficienza e produttività e riorientandola verso finalità dì riconosciuta e sicura utilità economica e sociale.Una riunione del Consiglio regionale nell'Aula ''Francesco Fortugno''
In particolare la proposta di bilancio per il 2009 prevede:
• il definanziamento di gran parte delle leggi regionali di spesa attualmente in vigore, a parte quelle legate alle cosiddette emergenze sociali, in attesa di delineare una riforma concertata della spesa regionale realizzata con risorse autonome;
• la riduzione delle spese di funzionamento, sia della Giunta che del Consiglio, mediamente del 13%;
• l’eliminazione o la riduzione di tutte le spese non sorrette da specifiche leggi regionali, ad eccezione di quelle sorrette da specifiche convenzioni o che sono ritenute non comprimibili o comunque difficilmente eliminabili;
• la previsione della copertura finanziaria delle rate di ammortamento inerenti ai mutui contratti sia per la copertura dei disavanzi della maggiore spesa sanitaria che quelli relativi alle altre estinzioni di passività.
• la previsione di 94 milioni di euro per il finanziamento relativo al comparto del Trasporto Pubblico locale a favore delle aziende che erogano tale servizio in regime di concessione, cui si aggiungono oltre 9,2 milioni di euro relativi al pagamento dell’IVA per i contratti di servizio a carico del bilancio regionale,;
• la previsione di 100 milioni di euro, quale quota a carico del bilancio regionale, per il comparto di spesa inerente alle attività di forestazione, che dovrebbero essere sufficienti, insieme ai 160 milioni di euro stanziati dalla Legge Finanziaria dello Stato per l’anno 2009, a coprire le  mensilità non pagate nell’esercizio precedente, anche grazie all’attivazione dell’istituto della cassa integrazione per il periodo novembre-dicembre 2009;
• i fondi di dotazione dell’ARSSA (47 milioni di euro),delle ARDIS (7,35 milioni di euro) e dell’ARSSA (1,6 milioni di euro);
• il finanziamento del fondo di dotazione dell’ARPACAL, determinato in 15 milioni di euro - posti a carico del fondo sanitario regionale così come previsto dalla legge regionale n. 20/99;
 il finanziamento del fondo regionale per le politiche sociali (16,5 milioni + i 5,5 dei gruppi appartamento);
 il finanziamento di 40 milioni di euro per far fronte al finanziamento delle spettanze degli LSU/LPU;
• gli 8,9 milioni per l’attivazione di forme di sostegno del reddito per lavoratori ultracinquantenni espulsi da aziende in crisi, cui si aggiungono 4,2 milioni di euro per l’utilizzazione di una parte dei lavoratori prima impiegati nei servizi esternalizzati
• i 22,6 milioni di euro per l’ex fondo sollievo per il momento ancora gestito dall’AFOR;
• il finanziamento di 73,4 milioni di euro per il funzionamento del Consiglio regionale, di cui euro 900.000,00 per l’anno 2008
• la copertura finanziaria delle spese derivanti dal processo di trasferimento di funzioni e compiti alle Province (76 milioni di euro circa).
La spesa complessiva regionale, distinta per area di intervento, ammonta a 9.167 milioni di euro, al netto delle partite di giro inclusi tutti gli stanziamenti di natura vincolata iscritti negli esercizi precedenti, non impegnati nel corso del 2008. Il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova
Oltre il 42% della spesa (3.888 milioni di euro circa) continua ad essere comunque finalizzata alla tutela della salute e per garantire i servizi socio-assistenziali, mentre il 17% allo sviluppo economico (industria, agricoltura, trasporti, ecc), il 22% per l’uso e la salvaguardia del territorio, il 7% all’istruzione e alla formazione professionale, il 7% ai Servizi generali. Gli altri settori di spesa, invece, anche per i motivi evidenziati nei precedenti paragrafi, continuano a rivestire, in termini percentuali, un peso nettamente inferiore o addirittura del tutto marginale.
La quota libera rappresenterebbe l’ammontare delle risorse su cui teoricamente sarebbe stato possibile operare, da parte della Giunta e del Consiglio, delle scelte di natura discrezionale. In realtà se si considera che i 797 milioni di euro rientrano le spese per il personale e per garantire il funzionamento del Consiglio e della Giunta, i forestali, i trasporti, gli Lpu-Lsu, i servizi socio-assistenziali, il diritto allo studio, le estinzioni di passività, nonché il finanziamento delle leggi regionali in vigore, va da sé che le disponibilità finanziarie per operare delle scelte strategiche erano comunque abbastanza limitate.
Nell’attuale stesura del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009, prima della definitiva chiusura dei conti relativa alla gestione dell’esercizio finanziario 2008, sono esposti residui attivi per circa 5.272 milioni di euro (4.951,6 nel 2008 e 4.672,9 milioni di euro nel 2007).
La struttura dei residui attivi evidenzia, comunque, che una parte consistente di essi (5 miliardi di euro circa) proviene dagli stanziamenti di un numero limitato di UPB e capitoli dell’entrata, il cui peso è pari al 96% del totale dei residui.
Le difficoltà di cassa - correlato in buona misura anche all’andamento dei
residui attivi - compromettono il corretto svolgimento dei compiti
istituzionali dell’Ente Regione, a causa della ricordata politica della spesa, in termini restrittivi, imposta dal Governo centrale come manovra di politica economico-finanziaria. Tale difficoltà, negli ultimi anni, è stata aggravata, oltre che dal blocco delle risorse di cui al decreto legislativo  56/2000, anche dalle anticipazioni che la Regione ha operato per le spese inerenti al servizio acquedotti, nonché per tutta una serie di spese per investimenti con finanziamento a carico dello Stato, per le quali i competenti settori non hanno attivato le procedure amministrative atte a consentire il trasferimento delle risorse relative da parte dei Ministeri interessati. Ciò impone l’adozione di provvedimenti correttivi e l’individuazione delle responsabilità dei dirigenti inadempienti.
I residui passivi propri ammontano a 2,1 miliardi di euro circa (1,74 nel 2007) mentre i residui perenti alla chiusura dell’esercizio 2008 ammontano a 447 milioni di euro, di cui euro 199,1 di parte corrente e 248,1 di parte in conto capitale.
E’ da precisare comunque che nell’attuale stesura del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009, i residui attivi e passivi sono al momento presunti e sono attualmente sottoposti a riaccertamento in vista della definitiva chiusura dei conti per l’esercizio finanziario 2008”.

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