5 maggio 2009    

Trematerra (Udc): «Non convince la volontà di chiudere la Fondazione Campanella»


“Report, con la sua inchiesta sulla sanità,  ha avuto  il merito di mettere a nudo verità spiacevoli che fanno a pezzi l’immagine della Calabria, ma che tutti noi dobbiamo avere il coraggio di affrontare”.Il capogruppo regionale Udc Michele Trematerra

E’ l’opinione di Michele Trematerra, capogruppo dell’Udc, secondo il quale “La proposta dell’on Adamo di chiudere la Fondazione Tommaso Campanella, dopo la denuncia di Report, è poco convincente. Non perché si voglia, lungi da noi, tenere in vita un contenitore privo di ogni contenuto, come purtroppo milioni di italiani hanno potuto verificare l’altra sera.  Ma perché - spiega Trematerra -  se si coglie a piene  mani l’inefficienza dei livelli apicali, politici ed amministrativi, non per questo l’idea di creare un grande polo di eccellenza nell’oncologia deve essere buttata con l’acqua sporca”.

 Ancora Trematerra: “Il sottoscritto, in temi non sospetti, esattamente il 14 dicembre del 2006, assieme ad altri consiglieri dell’opposizione, ha siglato, proprio sulle problematiche della Fondazione Tommaso Campanella, una mozione cui la Giunta regionale non ha mai dato risposte.  Si asseriva nella mozione   “ che i servizi richiesti ogni giorno dal paziente oncologico, i presidi fondamentali per la cura dei tumori, la disponibilità di tecnologie d’avanguardia presenti solo nel Centro oncologico e l’impiego di un numero adeguato di medici e professionisti sanitari, sono quotidianamente pregiudicati dalla cattiva amministrazione della Fondazione Campanella”. Ed anche  “che i vertici della Fondazione Campanella non si sono dimostrati in grado di garantire l’efficiente funzionamento della macchina gestionale. Ma da parte della Giunta regionale e dei suoi assessori alla Sanità mai una risposta.  Trovo, personalmente, inutile, giunti a questo punto, proporre, sic  et simpliciter,  l’accorpamento della Fondazione Campanella  nella Mater Domini, tra l’altro amministrata dallo stesso dottor Belcastro, che dopo anni di posizione verticistica alla Fondazione ha saputo solo balbettare dinanzi al giornalista di Report”.

  Prosegue  Trematerra: “ Se si vuol essere seri, al contrario, occorre porsi domande più corpose. Cosi,  prima di decidere il da farsi, occorre chiedersi:  quali risultati ha fruttato l’ingente spesa pubblica riversata finora nella Fondazione Campanella? Come, nel dettaglio, è stata amministrata la Fondazione?  Come  sono stati utilizzati i soldi dei calabresi? Come,   dove e perché  si sono aperte falle e incongruenze?   E inoltre: perché  si è atteso quasi un’intera legislatura, che ha visto più assessori alla sanità,  per prendere in considerazione le domande che erano   formulate nella nostra  mozione?  Dinanzi al disastro andato in onda l’altra sera, perché la politica ha atteso che  la situazione degenerasse cosi violentemente?”
Conclude l’esponente dell’Udc: “ Buttare via tutto  adesso,  senza aprire un dibattito che ci aiuti a capire  se  il progetto  è ancora valido,  mi pare sbagliato”.
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