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5 maggio 2009
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Trematerra (Udc): «Sul piano di rientro della sanità siamo per un’altra politica»
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“All’incontro di mercoledì 29 aprile, tra il Presidente della Regione con i capigruppo del Pd e del Pdl per discutere di sanità, in vista delle decisioni da assumere il 30 in Consiglio regionale, l’Udc non è stato invitato perché noi siamo per un’altra politica”.
E’ l’opinione di Michele Trematerra, capogruppo dell’Udc. Secondo il quale: “Non siamo per assumere linee concordate e autoreferenziali. Né per attenuare gli errori commessi da politiche nefaste. Sulla sanità si è sbagliato prima e si è sbagliato, ingigantendone gli errori, in questa legislatura. D’altronde, la figuraccia fatta dalla Regione Calabria dinanzi a milioni di italiani durante l’inchiesta di ‘Report’ non era mai capitata prima. Segno che si è giunti al capolinea”.
Argomenta Tremterra: “Giunti a questo punto, c’è poco da convocare incontri paraistituzuonali. Dinanzi al dramma del debito che è da capogiro, incontri siffatti davvero lasciano il tempo che trovano. La parola ora era deve essere di cristallo e passa all’unica Istituzione che gode di credibilità fra i calabresi e che è l’ambito dove ogni opzione ideologica, politica, culturale è rappresentata: il Consiglio regionale. A legislatura quasi terminata, ciò che serve è un dibattito aperto, trasparente, senza rete e serio. In cui si dica tutto ciò che c’è da dire, sui debiti e sulle problematiche, ma anche sulle grandi risorse umane di cui la sanità dispone e sulle sue prospettive. Si ricomincia da domani, in Consiglio regionale, a fare politica nel caso specifico della sanità. Tutto il testo ai calabresi non interessa e l’Udc è per interpretare esclusivamente le ansie e i bisogni dei calabresi”.-
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