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5 maggio 2009
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Un appello per Strati dal concerto del «1° Maggio» (di Romano Pitaro)
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E finì al Concertone. Tra migliaia di braccia alzate e visi di speranza. La sua testa canuta e sconfitta, che chiede aiuto con la dignità degli eroi che nulla temono, fa capolino in una colorata piazza di popolo. E per alcuni minuti è osannata da più di 800 mila persone che lo ripagano di una gigantesca dimenticanza. A pensare all’ascesa, in cosi poco tempo, che ha avuto la vicenda di Saverio Strati, scrittore di Sant’Agata del Bianco, carattere serrato e allergico al chiacchiericcio mediatico, c’è da rabbrividire. Nonostante il silenzio dei media nazionali, alla fine il “messaggio” - come usa dire in gergo - è passato. Eccome! Dal silenzio al fragore assordante. Un omaggio appassionato a Strati in Piazza San Giovanni dalla Woodstock italiana. Che lo toglie dall’oscurità; trasforma la sua denuncia (consegnata al Quotidiano della Calabria il 15 marzo scorso) in un j’accuse di pietra alle Istituzioni culturali e sbriciola, in un fiat, il muro d’ indifferenza eretto dalle tv, dai grandi quotidiani e dai magazine. Grazie a Voltarelli e Castellitto - da Roma e con che pubblico!- entra nelle case di milioni di italiani uno scrittore che, dopo aver arricchito la narrativa contemporanea, oggi non sa come sbarcare il lunario. Urla Voltarelli: "Un grandissimo romanziere del '900, uno dei pochi che ha saputo raccontare il Sud e l'emigrazione"; e Castellitto, vero mattatore, legge poi una pagina dell'autore. Tra Irene Fornaciari, la figlia di Zucchero, e la performance di Epifani, Bonanni e Angeletti (nel backstage hanno inviato dai loro cellulari un sms per la raccolta fondi destinata a borse di studio per gli orfani dei morti sul lavoro), l’applauso eclatante per Strati. Uno sconosciuto per i milioni di telespettatori che s’abbeverano ogni dì alla tv di Stato. In realtà per Bonanni, leader della Cisl, Strati non è stato una sorpresa. E’ da quando il grido di dolore dello scrittore ha iniziato ad echeggiare che la Cisl si muove per la sua causa. Il segretario calabrese, Luigi Sbarra, più volte s’è messo in contatto col suo omologo toscano (Strati vive a Scandicci) per segnalargli la difficoltà dello scrittore. Ma Sbarra è andato oltre. Il 3 aprile, nel corso del congresso della Cisl, dinanzi a una sala gremita, ha chiesto alla Regione “un impegno per Strati” (il Consiglio regionale il 23 aprile ha approvato la legge Strati, per tutti i calabresi illustri che versano in gravi condizioni economiche: una sorta di Bacchelli calabrese). E a Bonanni, sceso in Calabria per chiudere il congresso, Sbarra ha pubblicamente regalato due libri dello scrittore: Tibi e Tascia e La Conca degli aranci. (“Non due titoli particolari - confessò - ma le uniche copie che abbiamo trovato nelle librerie della Calabria”). Proprio in quell’occasione Bonanni ha chiesto di saperne di più su Strati. Era molto incuriosito ed ha fatto tante domande. “Mentre parlavamo di altri argomenti, a un certo punto - riferisce Sbarra – mi ha chiesto: Com’è possibile che uno scrittore cosi importante sia lasciato solo?” Ha voluto che si inviasse al suo portavoce un dettagliato resoconto scritto e se n’è andato dopo aver preso l’impegno di sensibilizzare la Presidenza del Consiglio dei ministri per l’applicazione a Strati della legge Bacchelli.
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