16 aprile 2009    

Borrello (Pd): «Legge che valorizza la più grande risorsa calabrese: il mare»


“Dare impulso ad un turismo che punti alla valorizzazione di quella che è la nostra più grande risorsa cioè il  mare, con escursioni didattiche su imbarcazioni da pesca a scopo turistico-ricreativo nonchè potenziare tutte le attività ad esso strettamente collegate, come le iniziative di ospitalità, ristorazione, ricreative, culturali e di servizi”.
Il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Borrello (Pd)E’ questo l’obiettivo del progetto di legge sull’esercizio delle attività di ittiturimo  e pescaturismo, approvato – ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale, Antonio Borrello in qualità di relatore del testo emendato, e di proponente insieme al presidente della seconda Commissione, Pietro Amato. 
“In Calabria – ha detto Borrello - la pesca accompagna da secoli la vita degli uomini e di intere comunità. Essa rappresenta un’attività che ha legato, attraverso la storia, l’identità culturale dell’intera popolazione, contribuendo per moltissima gente allo sviluppo del reddito. Per queste ragioni, rimane un settore verso cui guardare con attenzione per incrementarne le potenzialità anche attraverso la diversificazione delle attività che, mantenendo il principio della responsabilità e dello sviluppo sostenibile, siano in grado di assicurare incremento reddituale, creare spazi a nuova occupazione, promuovere un segmento di turismo ricreativo. E va proprio in questa direzione  la concessione di contributi per investimenti nel settore (nell’ambito della programmazione dei fondi comunitari) anche con il vincolo pluriennale della destinazione d’uso”.
“Con questo provvedimento – prosegue Borrello – individuata anche la disciplina amministrativa per le autorizzazioni all’esercizio delle attività subordinate a corsi di formazione e stages che la Regione organizza e cura in collaborazione con le associazioni di imprese ittiche più rappresentative. Verranno istituiti separati elenchi regionali per quanti intendano esercitare le attività di pescaturismo ed ittiturismo mentre i controlli amministrativi saranno affidati ai Comuni, fatte salve le competenze di verifica e monitoraggio in capo alla Regione e ad altre Istituzioni statali che sono chiamati a comminare le sanzioni pecunarie nei casi di esercizio abusivo delle attività, o di violazioni normative”.

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