7 aprile 2009    

La Calabria promuove la ricerca scientifica e tecnologica


La Terza Commissione consiliare “Attività sociali, sanitarie, culturali e formative”, presieduta da Pietro Giamborino, ha approvato il progetto di legge “Promozione della ricerca scientifica e tecnologica”, di iniziativa del consigliere Sandro Principe (Pd), di cui è relatore lo stesso presidente dell’organismo. Una seduta della III Commissione

Alla presenza del prof. Enrico Caterini, ordinario all’Unical, e del dott. Mamone – dirigente del Dipartimento Cultura e Istruzione della Regione Calabria, è toccato al consigliere Principe illustrare i contenuti delle norme. Obiettivo dichiarato della legge è l’adozione degli strumenti necessari a promuovere, rafforzare e diffondere la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica ed istituzionale per lo sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività culturali, economiche e sociali della Regione.

“Il sistema economico globale – ha spiegato Principe - sta affrontando da tempo una fase di grande transizione, passando da una economia basata sulle produzioni tradizionali ad una economia in cui l'effettiva profíttabílítà è maggiormente garantita dalla conoscenza e dalla capacità di realizzare prodotti e servizi a maggior contenuto innovativo, meno esposta alla concorrenza dei Paesi emergenti”.

In questo contesto, come ha spiegato Sandro Principe,  “occorre da un lato, rafforzare l'innovazione nei sistemi produttivi tradizionali (come agricoltura, agroalimentare, turismo, ecc.) nei prodotti, nei processi e nell'organizzazione, e dall'altro, promuovere lo sviluppo di filiere ad alta tecnologia, attraendo nuovi investimenti per nuove specializzazioni basate sul capitale umano presente nelle Università e nei Centri dì Ricerca della nostra Regione. In sostanza, l’esigenza è quella di mettere insieme capacità di iniziativa economica e conoscenze, stimolando l'iniziativa imprenditoriale verso le nuove opportunità proposte dal sistema della ricerca calabrese, favorendo, altresì, la propensione di quest'ultimo a confrontarsi con le realtà scientifiche a livello internazionale”.

Tra le finalità della legge, la creazione di un'osmosi virtuosa tra il sistema imprenditoriale e quello universitario e della ricerca in generale, che consenta l'incontro tra bisogni e saperi; la concentrazione delle risorse sugli obiettivi attraverso una programmazione organica coerente con quella strategica regionale i cui piani di dettaglio siano chiari e rimodulabili periodicamente.

Lo strumento operativo, previsto dal disegno di legge, è la costituzione di un'Agenzia che, in sinergia con la programmazione comunitaria, si preoccuperà di verificare la coerenza della programmazione agli indirizzi; di seguire l'attuazione dei programmi e dei progetti di ricerca, privilegiando i settori maggiormente strategici per lo sviluppo regionale, realizzando, inoltre, il coordinamento organico tra tutti gli attori dell'offerta e della domanda. Il disegno di legge, sotto il profilo finanziario, stabilisce un'attribuzione di risorse da individuare anno per anno e pluriannualmente negli strumenti istituzionali della programmazione regionale, previsti dalla Legge Regionale 4 febbraio 2002 n° 8; individua, infine, un Fondo Unico di tutte le risorse finanziarie di bilancio destinabili a questo settore, attualmente ripartite in ben dieci capitoli di spesa.

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