28 marzo 2009    

Reggio/Città Metropolitana: l'ok della Camera (di Cristina Cortese)


Manca solo il sì del Senato perché Reggio Città Metropolitana diventi storia. Infatti, passa alla Camera dei deputati l’emendamento all’articolo 22 della legge sul federalismo che inserisce, appunto, Reggio tra le dieci città metropolitane. Un successo costruito sulla “bocciatura”, grazie alla mediazione del Ministro Calredoli, di tre emendamenti destinati ad espellere Reggio dall’articolo mentre il voto contrario dell’Udc (ma non quello di Una immagine notturna di Reggio con sullo sfondo la città di MessinaRoberto Occhiuto, che è stato vice presidente del Consiglio regionale prima di essere eletto parlamentare), di gran parte dell’Idv, l’astensione di più di un parlamentare del Pd, non cambiano il corso degli eventi. Ebbene, martedì 24 marzo è stata una tappa importante di un percorso che non si ferma qui, che guarda alla nascita dell’Area metropolitana della Stretto; a quel riconoscimento più ampio della vocazione e della storia che unisce da sempre le due sponde e i due popoli e che la collaborazione fattiva tra il sindaco Giuseppe Scopelliti ed il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova ha saputo trasferire da momento celebrativo a momento concreto di confronto e discussione.
Se, dunque, molta strada è stata fatta, tanta altra resta da fare. C’è, soprattutto, da superare un ostacolo costituzionale per il fatto che Messina fa parte di una regione a statuto speciale. Così, la Camera, nel riconfermare l’emendamento Bocchino che ha rotto il ghiaccio, al momento, ha potuto solo accogliere come raccomandazione da inviare al Governo un ordine del giorno avente ad oggetto proprio l’istituzione dell’Area Metropolitana integrata dello Stretto. Proprio queste difficoltà hanno impedito che trovasse accoglimento l’emendamento dell’on. Misiti che, nell’introdurre nella legge l’Area Metropolitana dello Stretto comprensiva di Reggio e Messina, avrebbe equiparato due realtà regolate in modo diverso: la prima con legge dello Stato, la seconda con statuto speciale della Sicilia.
Adesso, in Senato si preannuncia un momento molto delicato, in cui riempire di contenuti il concetto di area metropolitana. Ma la sfida è troppo bella ed importante per non viverla fino in fondo. 

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