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26 marzo 2009
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Nicolò (Fi): Interpellanza per i medici di assistenza primaria
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Il Consigliere regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò, in una interpellanza rivolta al Presidente della Giunta regionale, ha posto in evidenza la necessità di “attuare il nuovo calcolo delle zone, carenti o meno, dei medici convenzionati per l’assistenza primaria nell’ambito territoriale dell’ASP 5 di Reggio Calabria. “Da oltre dieci anni – dice Nicolò – l’Asl di Reggio Calabria non ricalcola il rapporto medico-utente ai fini della individuazione delle zone territoriali carenti, provocando disagio ai pazienti ed allontanando sempre di più nel tempo la sistemazione dei medici di base disoccupati. Peraltro – prosegue Alessandro Nicolò – la Giunta regionale ha avuto cassato dal Tar di Catanzaro un atto con cui si prevedeva il calcolo del rapporto ottimale non con riferimento agli abitanti residenti, bensì, agli assistiti. Di più: sul punto, una del 20 Gennaio 2009 del Consiglio di Stato chiarisce che il rapporto ottimale medico cittadino debba essere calcolato su base 1/1000 o frazione di 1000 superiore a 500 e non 1/1200, parametro inferiore, fino ad ora adottato dalle ASP dipendenti della Regione Calabria. Tenuto conto, inoltre, che Il sovraffollamento dei Pronto Soccorso degli Ospedali costringe i sanitari ad una turnazione insostenibile dovendo essi affrontare patologie che potrebbero opportunamente essere trattate dal medico di famiglia se questi fosse messo nelle condizioni di disporre del tempo necessario per la diagnosi ed il trattamento dei suoi assistiti e che con decreto nr. 2000 del 2 marzo 2009 del dirigente di settore della Regione Calabria si è proceduto all’approvazione definitiva della graduatoria regionale dei medici di medicina generale distinta per settori in relazione alle attività di assistenza primaria, continuità assistenziale ed emergenza territoriale, Alessandro Nicolò chiede al Presidente della Giunta regionale di sapere quali urgenti provvedimenti l’esecutivo intenda adottare per assicurare in attuazione dell’accordo collettivo in materia, ed in ottemperanza ai principi fissati dal G.A., la copertura delle zone territoriali carenti (ricalcolate) nei settori di assistenza primaria, di continuità assistenziale e di emergenza territoriale”.
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