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24 marzo 2009
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La trasversale delle Serre? Mancano 200 milioni (di Bruno Censore*)
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La Trasversale delle Serre non è un’opera pubblica qualsiasi. E’ un’opera immaginata per affrancare le zone dell’entroterra calabrese da un secolare e insopportabile isolamento, ma anche per rendere più armonica e ricca la Calabria. Attraversando la parte centro-meridionale della regione e mettendola in contatto con le due direttrici principali, la Salerno-Reggio Calabria e la 106, la Trasversale delle Serre rende un servizio non solo alla mobilità generale, ma anche alla cultura, al turismo, all’economia della regione. Non averla finora realizzata, dopo 43 anni, ha fatto pagare prezzi altissimi non solo alle popolazioni di quelle aree interne, ma a tutta la regione. Mi chiedo, pertanto: quale politica turistica è possibile in Calabria, se, per esempio, si tengono nascosti itinerari spirituali d’importanza storica internazionale e se, addirittura, si passa sotto silenzio la capacità attrattiva della formidabile Certosa di Serra San Bruno famosa in tutto il mondo? D’altronde, è esattamente su queste cose che una classe dirigente dimostra di essere moderna ed efficiente o, viceversa, inconcludente e posizionata con le spalle al futuro. Finora, purtroppo, è prevalsa la seconda ipotesi. Tuttavia l’impegno della Regione Calabria, in questa legislatura, per velocizzare i lavori della Trasversale e renderli possibili, dinanzi a difficoltà enormi e complessità vecchie nuove, non è mancato. E’ stato un impegno oggettivo e tangibile. Grazie al governatore Loiero, appunto, il mio sforzo, su questo versante, si è potuto dispiegare più efficacemente. Basti pensare, infatti, che grazie alla sensibilità del Presidente della Giunta regionale è stato possibile reperire dal vecchio Por ben 44 milioni di euro da destinare al tratto del Vibonese che va dallo svincolo dell’A3 a Monte Scornari. Inoltre, nel corso di più incontri avuti col presidente dell’Anas, è stata accolta la mia sollecitazione per rendere più agevole e razionale il tragitto. Un risultato che è stato possibile ottenere rivisitando semplicemente il progetto originario e prevedendo così un nuovo svincolo autostradale che evita, di fatto, che la Trasversale costeggi inutilmente per circa sette chilometri l’autostrada. Il progetto preliminare è stato approvato dall’Anas lo scorso 30 dicembre, e a breve dovrebbero seguire l’approvazione del progetto definitivo e la procedura d’appalto, anche perché la Regione ha impiegato le somme. Va però detto, a chiare note, che finora chi ha mancato l’appuntamento con gli impegni della Trasversale è il Governo centrale, che ha perso l’occasione di dimostrare la sua buona volontà nei confronti della Calabria. Non solo perché ha tagliato i fondi destinati alla Trasversale - quando s’è trattato di finanziare il taglio dell’Ici - ma anche perché, tuttora, dimostra colpevole indifferenza verso l’esigenza di finanziare, adeguatamente, l’opera che, per essere funzionale, necessita ancora di altre risorse ( circa 200 milioni di euro). Per questo, trovo inconcepibile, pur non avendo alcuna posizione pregiudiziale, che il Governo Berlusconi, da un lato, lanci campagne a favore del Ponte sullo Stretto e, dall’altro, si disinteressi di un’opera come la Trasversale delle Serre, incominciata decenni or sono e la cui mancata realizzazione continua a penalizzare le popolazioni direttamente interessate e l’intero sistema - Calabria. Occorre dare una prospettiva alle aree interne delle Serre e,quindi, alla Calabria: alla fine il nodo è il solito. In questo senso, confido molto sulla Regione, che con il suo Presidente si è mostrata sempre sensibile nei confronti della Trasversale. A tale fine, se il Governo non dovesse farsi carico delle risorse necessarie per rendere fruibile l’opera, chiederò al presidente Loiero che la Regione si faccia responsabilmente carico del suo completamento, inserendo la copertura finanziaria nella nuova programmazione comunitaria 2007/2013. E’ tempo di capire, o di ricordare agli immemori, che la Trasversale delle Serre è un’infrastruttura da definire senza porre altri indugi e che essa non attesa soltanto dai tanti centri urbani dell’entroterra, ma rappresenta un’opera irrinunciabile per lo sviluppo dell’intera Calabria.
* Presidente Commissione regionale Affari europei |
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