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23 marzo 2009
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Guerriero (Part. Soc.): ''Asse Catanzaro-Lamezia: una sfida mancata''
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“Reggio città metropolitana e l’area centrale della Calabria recrimina. Ma chi è causa del proprio mal, pianga se stesso. Infatti, l’inerzia politica e istituzionale, di chi avrebbe dovuto impegnarsi per valorizzare il baricentro Catanzaro-Lamezia, è stata tale da vanificare ogni sforzo; mentre l’impegno congiunto è stato irrilevante, soprattutto se comparato alle forti spinte della politica reggina e alla sua capacità di fare squadra per raggiungere lo storico risultato”. E’ quanto afferma Giuseppe Guerriero, consigliere regionale del Partito socialista e membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, che aggiunge: “Ho voluto deliberatamente attendere, prima di esprimere la mia opinione sull’area metropolitana Catanzaro-Lamezia, anche per far consumare le lacrime di coccodrillo di tanti propugnatori della cerniera strategica calabrese, ai quali, però, quando occorreva agire con i fatti, è mancato sempre il tempo, la determinazione e la volontà politica”. Precisa Guerriero: “E’ stata assente la capacità politica programmatrice generale, rispetto ai bisogni dei singoli territori, come è stato notato, ma è pure mancata, dobbiamo dirlo per tentare di capire se ancora si può in qualche modo rimediare, la capacità di fare squadra da parte dei consiglieri regionali e dei rappresentati politici espressi dall’area centrale della Calabria”. Argomenta il consigliere regionale socialista: “Personalmente, ho la coscienza a posto. Cosicché, potrei anche cavarmela dicendo che io la mia parte l’ho fatta. Se oggi Reggio gioisce - e io le faccio i migliori auguri - e l’area Catanzaro/Lamezia recrimina e addirittura paventa uno squilibrio grave nell’architettura istituzionale della Calabria, la responsabilità è di chi non ha accettato la sfida, quando il sottoscritto l’ha lanciata. Esattamente il 22/06/2005, a inizio della legislatura regionale, il sottoscritto ha depositato, presso la Segreteria generale del Consiglio regionale, la proposta di legge n. 12/8^ recante “Istituzione del distretto metropolitano Catanzaro-Lamezia Terme. Quella proposta di legge fu assegnata, il 23/06/2005, alla Commissione Autoriforma per l'esame di merito ed alla Commissione Bilancio e Programmazione Economica per il previsto parere. Non ho mai registrato adesioni su quella iniziativa legislativa e mai si è riusciti, né da parte del Governo regionale né da parte dei legislatori espressi dal territorio, tanto meno da parte delle autonomie locali interessate, a fare un’azione di stimolo comune, affinché la legge, sicuramente perfettibile, venisse discussa ed approvata dall’Aula”. Chiarisce Guerriero: “Non si tratta di vantare primogeniture, ma di riferire, per filo e per segno, da dove è possibile riprendere un discorso proficuo, anche perché, dopo le recriminazioni, se si vuole essere seri, occorre costruire, con i fatti, il percorso che potrebbe condurci al medesimo obiettivo ottenuto da Reggio. La mia proposta di legge, sintetizzata in 9 articoli compreso quello finanziario, mirava: a) realizzare il distretto metropolitano dell’area centrale con lo scopo di concretizzare un'efficiente azione amministrativa degli enti locali dell'area della Provincia di Catanzaro; b) promuovere una collaborazione efficace tra questi; c) promuovere un’azione di coordinamento delle attività amministrative degli enti locali interessati; d) favorire lo sviluppo socio economico e culturale dell'intera area metropolitana; e) promuovere il miglior funzionamento e la realizzazione delle infrastrutture; f) valorizzare le risorse comuni di sviluppo dell'intero territorio interessato; g) promuovere un'efficace interazione tra l'area metropolitana e l'intero territorio e le altre Istituzioni regionali, in armonia con le politiche di sviluppo regionale policentrico. Tutto ciò, per istituire una strategia di sfruttamento delle risorse e delle potenzialità esistenti, anche mediante una significativa riduzione dei costi di gestione ordinaria, al fine di agevolare un rilancio effettivo delle attività economiche dell'intera area e di contribuire, con l’ elaborazione di programmi comuni ed efficaci, alla realizzazione di infrastrutture congrue ai progetti di sviluppo”. Conclude l’esponente socialista: “Manca un anno alla conclusione della legislatura. Si può tentare di andare oltre le enunciazioni ed essere operativi. Se si vuole, già da domani si può richiedere la convocazione delle Commissioni competenti e iniziare la discussione. Alla condizione, però, che si svolga una preventiva riunione, con la partecipazione del Presidente della Regione e di tutti gli attori politici, sociali, economici e culturali della provincia di Catanzaro, nel corso della quale si pervenga all’approvazione di un documento condiviso, che impegni ogni soggetto istituzionale, cui competono specifiche responsabilità, ad agire sulla base di un cronoprogramma tassativo e di un iter definito ben circostanziato”.
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