20 marzo 2009    

Tallini (Pop. Eur.): «Penalizzato il capoluogo di Regione»


"Il riconoscimento di città metropolitana a Reggio Calabria non deve essere percepito in chiave campanilistica, ma è indubbio che Catanzaro esce ridimensionata dai nuovi equilibri politico-istituzionali". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale, Domenico Tallini, dei Popolari Europei verso il Pdl. "Non va sottaciuta, in questa circostanza - prosegue Tallini - la grave Il consigliere regionale dei Popolari europei Domenico Talliniresponsabilità del presidente della Regione, Agazio Loiero, che non ha saputo 'governare' questa delicata fase, anzi dimostrando un'assenza che non ha giustificazione alcuna. Doveva essere la Regione, quale più alta istituzione, il principale interlocutore di Governo e Parlamento in tema di nuovi assetti territoriali ed istituzionali. Tutto è passato sulla testa del presidente Loiero e della Regione: bisogna capire se ciò è avvenuto per insipienza e inconsistenza politica oppure per uno strano gioco delle parti, visto che a tirare le fila del provvedimento a favore di Reggio non è stato solo il sindaco Scopelliti (che ha fatto, e bene, il suo lavoro), ma anche due esponenti del Partito democratico reggino, l'on. Maria Grazia Laganà Fortugno e il presidente del Consiglio regionale on. Giuseppe Bova''. ''La credibilità e l'autorevolezza della Giunta regionale - sostiene ancora Tallini - a Roma è uguale allo zero. La debolezza e la fragilità della maggioranza di Loiero stanno creando danni irrecuperabili alla Calabria. Il presidente e la sua Giunta non sono in grado di dire nulla su tutte le grandi questioni: dal Ponte sullo Stretto all'utilizzazione dei Bronzi di Riace, dal commissariamento della sanità alla città metropolitana di Reggio Calabria. Un presidente espressione della città di Catanzaro avrebbe dovuto garantire un riordino istituzionale equilibrato, tale da non compromettere il futuro del capoluogo''. ''Sbaglieremmo a prendercela con il sindaco Scopelliti - sostiene ancora l'esponente dei Popolari verso il Pdl - che, a mio parere, ha dimostrato efficacia ed autorevolezza. Credo occorra pretendere analoga attenzione per la città di Catanzaro, ma dubito che ciò possa essere fatto da un Governo regionale assente, tutto avvitato sui problemi interni al Pd e alle prese con i regolamenti di conti tra le varie fazioni. Il Pdl dovrà fare la sua parte, lavorando ad una chiara e seria alternativa che possa portare, tra un anno, al necessario ricambio politico alla Regione. Bisognerà rilanciare, su basi nuove, l'Area metropolitana Catanzaro-Lamezia Terme in modo da spostare nuovamente al centro l'asse dello sviluppo regionale, individuando strumenti legislativi e finanziari tali da rimettere in moto un grande progetto oggi purtroppo accantonato''.
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