19 marzo 2009    

Pizzini (Fi): «Sul costruendo porto di Paola, ancora nessuna certezza»


“Anche a Paola c’è il porto delle nebbie, poiché tutta la vicenda, dalla costituzione della società Porto dei Normanni all’aggiudicazione dei lavori ed al continuo rimescolamento delle carte, è avvolta nei misteri di atti che nessuno riesce a consultare, senza considerare che dell’avvio concreto dei lavori di Il consigliere regionale di Forza Italia Antonio Pizzinirealizzazione del porto non c’è ovviamente ancora nemmeno l’ombra. Le uniche certezze sono che non c’è ancora un progetto esecutivo approvato dagli organi competenti, che una parte del finanziamento già concesso negli anni passati, pari ad € 1.500.000,00, è stato revocato, e che, pur con la certezza che gli eventuali lavori non possono ancora per lungo tempo cominciare, è stata recintata un’area molto vasta della spiaggia paolana, sottraendola al pubblico utilizzo. Per la verità, di certezze ce ne sarebbero molte altre, a cominciare dagli strani avvicendamenti societari della società aggiudicatrice ed a finire sulla copertura complessiva dei costi di realizzazione del porto, da ripartirsi tra il Comune di Paola ed i soci privati. Moltissimi invece i dubbi ed i misteri.
Mi sono pertanto determinato a seguire la strada più democratica e trasparente che esista, e cioè quella di presentare un’apposita interrogazione urgente con richiesta di risposta scritta al Presidente del Consiglio regionale, affinché il Presidente della Giunta o l’Assessore ai Lavori Pubblici risponda ai quesiti che legittimamente ho posto. Riuscirò finalmente a sapere, o almeno me lo auguro, e con me tutti i cittadini paolani, se la Regione è a conoscenza dei passaggi societari intervenuti nella parte privata del capitale sociale della società aggiudicataria al di fuori dell’assenso del Comune di Paola, se ha esercitato, direttamente tramite i propri competenti uffici o tramite la Commissione di collaudo, ed eventualmente fino a quale epoca, il suo potere di verifica e controllo sugli atti tecnici, amministrativi e concessori relativi ai lavori, se il finanziamento già concesso dal CIPE nel 1997, pari all’epoca a 9 miliardi di lire, è ancora imputato e spendibile per i lavori del porto, e se a tutt’oggi sono stati erogati acconti su quei fondi.
Per il momento si può solo affermare che il porto di Paola fa acqua da tutte le parti”.

 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI