10 marzo 2009    

''Il Sud che non vuole arrendersi alla povertà ed al mancato sviluppo'' (di Giuseppe Bova*)


Non esiste nessuna questione settentrionale. Esiste una nuova e più grande questione meridionale, una Il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bovadrammatica emergenza che investe il futuro dell'intero Paese. E mentre il Governo continua a guardare al Nord, c'è chi, addirittura, come il sindaco di Verona Flavio Tosi, viene a dirci che gli investimenti sulle infrastrutture sono troppo sbilanciati verso le regioni del Mezzogiorno. A fronte dei 18 miliardi di euro stanziati, però, purtroppo per il Sud i conti di Tosi non tornano affatto.
Mentre tutto questo avviene, è in atto una crisi gravissima che richiede interventi immediati per rilanciare l'economia. Serve una fiscalità di vantaggio per il Sud, strutturata in una forma che non si presti ad essere criticata o censurata a livello comunitario e molto diversa dai tagli al cuneo fiscale che non hanno arrecato alcun vantaggio al Mezzogiorno.
Oggi la situazione è difficilissima e a farsene carico dovrà essere soprattutto il livello centrale, alle cui mancanze finora abbiamo sopperito noi come Regione Calabria. Gli esempi sono tanti. L'incremento dei mezzi delle forze dell'ordine e la videosorveglianza in alcune città calabresi sono stati possibili grazie alle somme da noi reperite. Per le politiche abitative in Calabria abbiamo già stanziato 250 milioni di euro. E a fronte dei danni gravissimi arrecati dal maltempo, il Governo nazionale ha reperito appena 55 milioni mentre la Regione si è impegnata ad aggiungere un miliardo di euro.
Dentro questo quadro, il Parlamento si accinge a discutere di una forma di federalismo fiscale che tanti rischi e tante incognite fa gravare sul futuro del Mezzogiorno, ma che, per lo meno su una questione, può rappresentare un'opportunità per questo territorio.
Abbiamo infatti presentato un emendamento, sostenuto da tutte le forze politiche e a cui ne sono seguiti altri, per istituire l'Area metropolitana di Reggio che, unita a quella già esistente di Messina, formerà la Città metropolitana dello Stretto. Sarà questo lo strumento più importante a nostra disposizione per spezzare e porre fine ad un insopportabile pregiudizio generalizzato nei confronti della Calabria, troppo spesso indicata come la maglia nera d’Italia in tante classifiche, senza tener conto degli sforzi compiuti in questi anni. L’Area metropolitana sarà l’occasione per non accontentarsi di elemosine ma per cogliere le opportunità offerte alla nostra regione dai rapporti con la Riva Sud del Mediterraneo.
* Presidente del Consiglio regionale
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