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10 marzo 2009
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Guerriero (Part. Socialista) : ''Poco condivisibili le ragioni a favore di Terina''
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“Le ragioni per cui l’assessore all’Agricoltura intende, nonostante le contrarietà pubblicamente espresse da più parti, realizzare il passaggio dell’attività di ricerca dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e per i servizi in agricoltura (di natura pubblica) alla Fondazione Mediterranea Terina Onlus (di natura privata), possono anche avere una loro fondatezza, ma non sono assolutamente condivisibili”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Guerriero (Partito socialista), membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. “Prima di assumere decisioni cosi importanti - aggiunge Guerriero - per un comparto trainante e fondamentale per l’economia calabrese, l’argomento deve essere opportunamente discusso in Consiglio regionale. Non è concepibile che la Giunta regionale proceda, in questo settore, unilateralmente. Né è accettabile che non si dia spazio al confronto di merito, su questo specifico tema, nella sede istituzionale più rappresentativa, ove sono presenti tutte le componenti politiche di maggioranza e di opposizione. Il Consiglio regionale - insiste l’esponente socialista - ha il diritto, dopo avere approvato a suo tempo la legge regionale n. 9, meglio nota come maxiemendamento Adamo-Chieffallo, di avere voce in capitolo circa la destinazione dell’attività di ricerca dell’Arssa. Viceversa, ci troveremmo dinanzi a una intollerabile sopraffazione. In questo senso, mi auguro che lo stesso Presidente del Consiglio regionale, si faccia, nei modi e nei termini che riterrà opportuno, garante delle funzioni e delle prerogative dell’Assemblea legislativa regionale”.
Ad avviso di Guerriero “E’ importante che le operazioni riguardanti l’Arssa siano condotte alla luce del sole. Garantendo, in primis, le legittime aspettative di tutto il personale e del mondo agricolo in generale, ma soprattutto garantendo l’applicazione corretta della ratio e delle singole previsioni della legge che l’ha azzerata. Pieno e attento ascolto va riservato alle preoccupazioni espresse di recente da più di una organizzazione sindacale, in quanto l’aspetto privatistico della Fondazione Terina, presiduta dall’ ex consigliere regionale Leopoldo Chieffallo, tra l’altro uno degli autori dell’emendamento che ha azzerato l’Arssa, potrebbe porre problemi di natura giuridica anzitutto al personale dell’Arssa, che ha uno status diverso”.
Ancora Guerriero: “Aldilà di questioni prettamente tecnico-giuridiche che pure potrebbero generare non pochi problemi, c’è da intendersi sul ruolo che una Fondazione può o deve avere nello scenario dell’agricoltura, anche per evitare che si verifichi quanto sta accadendo con altre Fondazioni che, pur finanziate con soldi pubblici, spesso sfuggono a ogni tipo di controllo da parte della Regione, sia dell’Esecutivo che dall’Assemblea legislativa, che ha, è bene ricordarlo, tra le sue prerogative l’alta funzione di controllo nell’interesse generale dei calabresi”.
Conclude Guerriero: “Pur ritenendo azzardate le ipotesi di scalate all’interno alle Istituzioni, come denunciato dalle organizzazioni sindacali Uil e Uila, a proposito del ruolo svolto in tutta questa vicenda dall’ex consigliere Chieffallo, è necessito, prima di passare alla fase successiva, che in un mondo vasto qual è quello dell’agricoltura, per il quale, segnatamente per l’attività di studio e ricerca, sono previste ingenti risorse comunitarie, ogni scelta sia oggetto di dibattito pubblico e di approfondita valutazione”.
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