28 febbraio 2009    

Censore: ''Nuove relazioni con le comunità all’estero''


Nel corso dei lavori della sesta commissione, il presidente Censore ha espresso “la convinzione che per la Calabria sia arrivata l’ora di fare sistema di relazione con le sue comunità d’oltralpi che ormai sono giunte alla quarta generazione e sono composte da giovani nati all’estero che conoscono bene il sistema culturale e produttivo del Paese che li accoglie e sentono forte il grado di appartenenza alla terra dei loro avi. Sta crescendo una Calabria dal volto nuovo - ha rilanciato -magari senza clamori, coinvolgendo soprattutto quei giovani ai quali questa regione rivolge una ragguardevole progettualità che specie nell’ultimo anno ha prodotto risultati eccellenti con l’attribuzione di borse di studio e viaggi di formazione linguistica all’estero che hanno coinvolto migliaia e migliaia di studenti”.La sfilata di una edizione del Columbus Day, a New York
Evidenziando l’importanza di stabilire canali di relazione con le comunità dei nostri corregionali all’estero, Censore si è soffermato su alcuni dati riportati nel rapporto 2008 della Fondazione Migrantes: “I calabresi individuati nella ricerca della Fondazione Migrantes sono poco oltre le 360.000 unità ponendosi al terzo posto tra le regioni a più alto tasso migratorio. Naturalmente, questo dato rappresenta il numero degli oriundi calabresi che risultano ancora iscritti negli elenchi dell’Aire, ma è molto inferiore rispetto al numero reale di coloro che non hanno conservato la cittadinanza ma che continuano ad avere rapporti con la terra d’origine. Ebbene, la legge 33/2004, che è posta oggi all’attenzione di questa Commissione per una serie di proposte di modifica, deve guardare a queste centinaia di migliaia di persone con spirito nuovo, superando i vecchi clichè dell’emigrazione e pensando ad un ruolo nuovo sia della regione sia delle tante associazioni che vivono mantenendo vivi gli interessi e l’affetto per la Calabria”.
Da qui, per il presidente, la necessità “che la Regione Calabria possa e debba continuare con vigore   il percorso intrapreso rafforzando gli scambi tutte le comunità all’estero, relazionandosi con la Consulta dell’emigrazione e sostenendo le azioni che le associazioni promuovono nei diversi campi. In questo contesto - sottolinea ancor Censore -, guardo con molto favore e con spirito rinnovato al ruolo dei Consultori, che agiscono con spirito di abnegazione sacrificando tempo utile a favore della loro terra, ai quali rivolgo l’invito ad essere catalizzatori di interessi collettivi e non particolaristici, ad essere pazienti e giusti intermediari tra le diverse associazioni, a contribuire concretamente alla promozione di questa terra che ha tante positività da esportare”.

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