28 febbraio 2009    

Nucera (Cal. Pop. Dem.): ''In Calabria è mancata una politica dei trasporti''


“Il botta e risposta tra la Giunta regionale e Trenitalia induce a qualche riflessione di fondo, al di là delle decisioni adottate in merito ai lavori riguardanti la tratta Vibo-Pizzo-Mileto, la chiusura dello scalo merci di Cosenza –Lamezia, gli Eurostar annullati”.
E’ quanto afferma il capogruppo di Calabria Popolare Democratica, Giovanni Nucera. Il capogruppo di Calabria Popolare Democratica Giovanni Nucera
“La Giunta regionale – prosegue - accusa l’azienda di poco interesse, di impegno quasi nullo in materia di investimenti territoriali; Trenitalia ribatte che è pronta a ‘far fronte in caso di eventuale crescita della domanda a mettere a disposizione della Calabria tutti i treni che il mercato calabrese richiederà’. Dalle affermazioni dell’azienda – sottolinea Nucera - emerge una coerenza prevaricante. Esse costituiscono la manifestazione dissimulata di una politica aziendale pretestuosa, prettamente improntata a logiche imprenditoriali, progressivamente applicata negli ultimi tempi”.
“Non ci si dimentichi – ricorda l’esponente politico - dello smantellamento della ferrovia jonica, (smantellamento di tutti i supporti identificativi) lasciando quale unico desolante elemento la strada ferrata ed i treni che ‘guardavan innanzi e passavano’ senza lasciar traccia del  servizio pubblico a livello locale”.
“Tutto questo – aggiunge - non tenendo conto che i servizi primari - nello specifico, le infrastrutture viarie e ferroviarie - sono fondamentali per l’imprenditoria locale solo se già esistenti ed efficienti sul territorio: senza reti di collegamento non vi è possibilità alcuna di sfruttamento delle risorse locali e della distribuzione dei prodotti per la loro collocazione nei mercati nazionali e comunitari. Il punto nodale è che tali decisioni – sottolinea - sconcertano proprio perchè giungono a determinare di fatto l’isolamento della nostra provincia in considerazione delle attuali condizioni delle infrastrutture viarie e delle difficoltà del nostro sistema portuale. Nè si conoscono i tempi relativi ai lavori sulle tratte di Vibo-Pizzo”.
“E’ bene – afferma Nucera - che la nostra classe politica si dia una scossa, imponendo un’inversione di tendenza netta, chiara nel tutelare l’esigenza di migliaia di utenti di usufruire di mezzi di trasporto La stazione ferroviaria di Reggio Calabria Centrale indispensabili per motivi di studio e di lavoro. La gestione Trenitalia nella nostra provincia ha dell’incredibile e definirla sconcertante nel contesto nazionale e comunitario è quantomai riduttivo. Essa si discosta dalle politiche attuate negli altri Stati europei. Che importanza ha se interi territori vengono tagliati fuori da ogni collegamento? Che importanza ha se gli altri stati dell’Unione Europea da tempo attuano politiche di forte impatto socio-economico consentendo mediante le reti ferroviarie il ricongiungimento stabile tra aree depresse economicamente e le grandi aree industriali, creando così i presupposti per il coinvolgimento delle popolazioni locali alle fasi produttive e di interscambio commerciale. Ma non si tratta solo di reti ferroviarie, in Calabria, in realtà,  non v’è stata una politica dei trasporti. Le problematiche denunciate a mezzo stampa gravano da anni ormai sulla nostra regione e sulla nostra provincia in particolare”.
“Anche in questo settore – sottolinea Nucera - vi è il riscontro oggettivo dell’assenza di programmazione, dell’incapacità congenita dell’esecutivo regionale e della sua maggioranza, di attuare ‘azioni politiche’ per dar vita ad un sistema dei trasporti integrato. In questa legislatura regionale abbiamo potuto constatare l’inconsistenza di presunti progetti integrati dei sistemi portuali regionali ed aeroportuali annunciati e poi richiusi nei cassetti, giungendo persino a prospettare l’idea di ‘estendere’ le componenti dell’hinterland del porto di Gioia Tauro a tutta la regione con il coinvolgimento (virtuale ?) di Lamezia per i settori della logistica e dell’intermodalità”.
Conclude Nucera: “Idee più che progetti, di natura chiaramente campanilista, irrealizzabili nella pratica, perché di esclusiva pertinenza territoriale e funzionale al Porto ed all’Area dello Stretto. Solo enunciazioni teoriche che non tenevano conto della realtà del comparto trasporti del nostro territorio regionale….".-

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