20 febbraio 2009    

Bronzi al G8: ''Si attendono risultati positivi'' (di Cristina Cortese)


Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, on. Giuseppe Bova, ha partecipato alla riunione inter-istituzionale indetta dal Sindaco di Reggio Calabria, dott. Giuseppe Scopelliti, sulla questione dell’esposizione dei bronzi di Riace al G8, in programma nel prossimo mese di luglio sull’isola della Maddalena. Si diffonde una sintesi del suo intervento.Il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova


"Quando le relazioni istituzionali, come è avvenuto in questo caso, sono impostate seriamente e non improvvisate, si ottengono risultati positivi. Come comunità reggina e calabrese, in passato, abbiamo affrontato molte questioni spinose, dimostrando a tutti di avere il pregio di non dividerci in base al colore della maglia. Questo modo di operare ha impedito che venissero lesi interessi positivi della città di Reggio.
Il ministro Bondi, nel relazionarsi con il sistema delle autonomie locali, ha applicato quanto stabilito dalla Costituzione, che si occupa dei beni culturali non solo all’articolo 9, ma anche nel novellato Titolo V della Parte Seconda.
Infatti, in base a quanto stabilito dalla stessa Costituzione all’art. 117, la tutela dei beni culturali è di competenza esclusiva dello Stato, mentre la promozione e la valorizzazione degli stessi rientra nella legislazione concorrente. Ciò significa che la tutela dell’integrità dei Bronzi di Riace, qualora dovessero essere trasferiti al G8, è una responsabilità del Ministero.
Per quanto mi riguarda, non sono pregiudizialmente contrario all’ipotesi dell’esposizione dei Bronzi, nel prossimo luglio, alla Maddalena.
Ma, prima di tutto, è condizione necessaria e inderogabile la salvaguardia dell’integrità delle statue. Su questo tema, ricordo che l’Istituto centrale del Restauro, nel 2003, si pronunciò negativamente. Pertanto è indispensabile che venga certificato, in maniera formale e con perizia tecnica, se i due guerrieri possono essere spostati o meno.  Inoltre è necessario far sì che, durante i lavori di ristrutturazione del museo piacentiniano di Reggio, un salone espositivo per i Bronzi resti sempre aperto.
Tuttavia questo non basta. Se è vero che l’opportunità del G8 deve essere letta quale occasione per valorizzare l’immagine della nostra terra, allora io ritengo che occorra un intervento più strutturale per inserire la città di Reggio dentro più ampi e prestigiosi circuiti culturali.
Con questo spirito, e non come espressione di una politica di scambio, ho sollecitato il Sindaco a porre formalmente al Governo la questione della città metropolitana dello Stretto. Federando assieme Reggio, Messina e un nutrito gruppo di comuni delle due province, il nuovo soggetto istituzionale conterà quasi un milione di abitanti.
In più, Messina è già riconosciuta formalmente come area metropolitana, ma non potrà avere forza sufficiente per partire davvero senza di noi. In Parlamento è in discussione il federalismo fiscale e già da alcune settimane abbiamo presentato un emendamento per inserire Reggio tra le istituende città metropolitane. Sarebbe l’occasione, anche per coloro che sostengono il federalismo, per dimostrare che la riforma dell’assetto istituzionale dello Stato non avrà solo ripercussioni negative ma potrà arrecare anche qualche beneficio alle nostre comunità. E allora, per l’Area metropolitana, se non ora, quando"?


 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI