19 febbraio 2009    

Censore (Pd): ''Riflessione sul voto sardo''


“La sconfitta di Soru è il segnale, tangibile, che per il Partito democratico sia arrivato il momento di guardarsi dentro. Occorre, e non solo a livello nazionale, sviluppare un dibattito all'interno del partito per definire presto una strategia politica chiara. La politica, oggi, allentatosi il vincolo della ideologia, ha bisogno di una credibilità fondata su idee forza, un progetto che  parli all’intero corpo sociale e per far sì che il Partito Il consigliere regionale del Pd Bruno Censoredemocratico non sia soltanto un’occasione mancata rispetto alla quale non si può tornare indietro e per evitare di dover rimpianger ciò che ormai ci siamo lasciati alle spalle è necessario costruire una piattaforma programmatica ed un metodo politico convincente e adatta al momento economico e sociale in cui viviamo, superando l’esperienza delle primarie che alla fine hanno diviso più che unire. Bisogna davvero trovare le ragioni per non disperdere nessuna energia. Bisogna davvero lavorare per l’unità, anche nella diversità. In questo frangente, un partito in ginocchio ha veramente bisogno di unità.
Penso che se un partito non incontra più la gente, non ascolta, non dialoga con i lavoratori, anche il buon lavoro che quotidianamente un’istituzione svolge tra tante difficoltà, riferendomi all’esperienza portata avanti dalla coalizione di centro-sinistra guidata da Loiero, è insufficiente rispetto alla massificazione mediatica e populistica di Berlusconi.
Per dare slancio al Pd e per vincere la sfida che tutti noi ci eravamo prefissati, occorre parlare un linguaggio chiaro, fare scelte politiche - partendo dalle alleanze – inequivocabili, che devono guardare a sinistra. In poche parole, serve allargare il più possibile gli spazi di partecipazione, per allargare la democrazia, la libertà e la responsabilità di tutti. Questi dovranno essere i temi del congresso che a mio parere è giusto che si tenga il prossimo autunno. E allora, sentiamoci tutti responsabili, e con la forza delle nostre idee, della nostra storia e dei nostri testimoni andiamo avanti lungo la strada che il mondo che cambia ci sta indicando con l’entusiasmo, la forza e la speranza delle grandi imprese”.

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