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11 febbraio 2009
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Abramo (Misto): «Giunta affronti problematiche Centro calabrese di solidarietà»
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La situazione del Centro Calabrese di Solidarietà, già descritta qualche giorno or sono da don Battaglia in una lettera aperta al presidente Loiero e confermata in conferenza stampa dallo stesso don Battaglia, insieme con i componenti l’esecutivo del Ceis, impone al governo regionale e al suo presidente decisioni tempestive ed efficaci.
La notizia di una convocazione del Ceis presso la presidenza della giunta, fissata per venerdì, è sicuramente un segnale di attenzione, ma nessuno pensi di cavarsela con iniziative interlocutorie o con quelli che comunemente definiamo pannicelli caldi.
La situazione del Ceis, con il rischio della perdita di posti di lavoro e soprattutto della messa in strada degli ospiti della comunità, è una situazione che pretende, da parte del governo regionale, una concreta assunzione di responsabilità.
E’ sicuramente vero che, in Calabria, i comparti della sanità e dell’assistenza hanno determinato sprechi per responsabilità diffuse delle classi dirigenti che si sono succedute negli anni; ma questo non può costituire un alibi per nessuno.
Un governo regionale che si rispetti deve essere in grado di distinguere tra lo spreco delle risorse pubbliche e il loro utilizzo legittimo e doveroso per garantire il prosieguo dell’attività di chi dà risposte serie, umane e competenti alla domanda di salute e di assistenza.
Il Ceis fa questo da oltre un ventennio e l’amministrazione regionale oggi risponde con le inefficienze degli uffici e della burocrazia denunciate da don Battaglia; inefficienze che rischiano di fermare il lavoro quotidiano e la straordinaria progettualità del centro, mentre ci sono – e don Mimmo le ha indicate – soluzioni praticabili per uscire dalla crisi.
La situazione che vive il Ceis è inaccettabile e immorale e chi siederà venerdì al tavolo di confronto tra il Centro e la Regione deve averne piena contezza.
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