11 febbraio 2009    

Guerriero (Partito Socialista): «No ad un centrosinistra a geometria variabile»


"Non può esserci un centrosinistra a geometria variabile, in cui i socialisti servano solo per ottenere i numeri per governare le giunte locali, mentre a livello nazionale stanno tentando di chiudere definitivamente la partita, eliminandoci prima dal Parlamento italiano e ora dall’Europa”.

Il capogruppo consiliare regionale del Partito Socialista Giuseppe Guerriero E’ quanto afferma il  consigliere regionale del Partito socialista, Giuseppe Guerriero, secondo cui “Giunti a questo punto, sarebbe una grossa responsabilità avallare quanto sta accadendo in Italia  da parte dei consiglieri regionali socialisti,  che oggi sono determinanti per il mantenimento della maggioranza in seno al Consiglio regionale della Calabria”.

Spiega Guerriero: “Le recenti vicende nazionali, legate all'accordo Veltroni -Berlusconi sullo sbarramento previsto nella legge elettorale e  che vedono  il Cavaliere impegnato a far sopravvivere un inconsistente leader dell'opposizione, devono, a mio avviso, trovare risposte adeguate su tutto il territorio nazionale e quindi anche in Calabria. La volontà del Pd di azzerare tutto ciò che sta alla sua  sinistra,  non può esser strillata ai quattro venti in Italia e passare in tono minore o, peggio ancora, in silenzio in Calabria. Nella nostra regione la presenza dei socialisti  è ancora molto forte e radicata,  tanto da riuscire a mantenere in piedi governi locali (comuni) e centrali (regione) che con la sola forza del Pd sarebbero già stracotti.  Pertanto occorre passare dalle parole ai fatti e nel più breve tempo possibile.”

Ancora Guerriero: “Come asserito nell'ultimo consiglio nazionale del Partito Socialista, l'accordo Veltroni -Berlusconi richiama una 'bella' legge imposta dai militari brasiliani nell'ultima fase del loro regime. I militari stabilirono con decreto che ci fossero due soli partiti: Arena e Mdb. Decisero anche di indire le elezioni ma il partito di maggioranza (Arena), per legge, sarebbe comunque rimasto tale. Stessa cosa hanno deciso  Pd e  Pdl concordando finanche che il Pdl dovrà continuare a rappresentare la maggioranza nel Paese”.

 Ed ecco la proposta di Guerriero: “ E' responsabilità di noi tutti militanti nel Partito Socialista, nelle amministrazioni che governiamo con il Pd, effettuare una pausa di riflessione e valutare l'opportunità di non allearsi con il Pd alle prossime tornate amministrative che vedranno chiamati al voto oltre 150 comuni in Calabria e le amministrazioni provinciali di Cosenza e di Crotone. Se il Pd non è interessato al Partito Socialista dobbiamo trarne le conseguenze ad ogni livello prima che sia troppo tardi. La nostra, sia chiaro, non vuole essere una ritorsione sulle giunte di centrosinistra,  ma una analisi serena e consapevole:  di fronte a chi sta perpetrando il nostro 'omicidio' non si può restare immobili e silenti, a meno che non si è deciso di divenirne complici”.

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