28 luglio 2005    

Borrello (Pop/Udeur): “Stralciare la devolution dalla riforma costituzionale”







“La riforma costituzionale è importante,  anche per risolvere nodi che rendono disarmonica l’architettura istituzionale del Paese, alla condizione però  che la parte della devolution sia stralciata . Su questi aspetti, l’impegno della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali  ed il Congresso delle Regioni, di cui faccio parte, dovranno svolgere un ruolo inequivocabile, pena la loro perdita d’ identità   e della loro stessa utilità democratica “ANTONIO BORRELLO

 E’ quanto asserisce il consigliere regionale dei Popolari-Ueur, Antonio Borrello, che aggiunge: “  La proposta del Presidente dell’Assemblea legislativa  Bova, argomentata efficacemente  a Montecitorio nel corso della riunione cui ha preso parte anche  una nutrita delegazione di consiglieri regionali calabresi, tocca il nervo scoperto delle riforme. E pone il problema  divenuto ormai ineludibile per tutte le forze democratiche : l’unità del Paese anzitutto. Occorre che il Parlamento, in questo scorcio di legislatura, non faccia fare al Paese passi indietro, ma anzi lavori per risollevare le sorti del Mezzogiorno e delle sue aree depresse,  in un’ottica di rilancio economico che ha  proprio nelle riforme istituzionali una preziosa leva per invertire i processi degenerativi in atto”

 “ Da questo punto di vista  - spiega l’esponente del centrosinistra - il dibattito sull’argomento, richiesto da un esponente del centrodestra calabrese,   nella massima sede elettiva di una delle regioni più deboli d’Europa come la nostra, diventa un passaggio importante da preparare con cura e da tenere prima della pausa estiva. Ciò non soltanto perché  i Consigli regionali rappresentano la sede più idonea per focalizzare questioni cruciali per i cittadini, ma anche perché  il Paese sappia che la contrarietà al disegno scellerato di devolution, soprattutto nel Mezzogiorno,  prima che politica è civile e democratica “.

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