2 febbraio 2009    

Interventi, progetti di legge, interrogazioni. (di Cristina Cortese)
Sanità, criminalità e buongoverno: l’impegno istituzionale di Fortugno


Diciassette progetti di legge; 39 interrogazioni; 5 interpellanze, 20 mozioni e interventi più sparati distribuiti tra maggio 2001 e ottobre 2006, a cavallo tra la settima e l’ottava legislatura. Non ha lasciato nulla d’intentato Francesco Fortugno nella sua attività istituzionale né badato a distinzioni tra i diversi strumenti giuridici prerogativa del consigliere regionale, che ne disegnano un profilo anche umano. Nel denunciare il malaffare, l’obiettivo era contribuire a ripristinare un’autentica cultura della legalità; quella costantemente colpita dai fatti “delittuosi ed intimidatori che si registrano ai danni di amministratori pubblici” (oggetto dell’interrogazione 566) e quella, che, nella sua terra, la Locride, appariva addirittura come un sogno. Così è stato dopo l’omicidio del commerciante Gianluca Congiusta, avvenuto a Francesco Fortugno in Consiglio regionaleSiderno. Per quel tragico evento Fortugno ha “fotografato” una realtà in cui “si può morire semplicemente per una parola intesa in modo sbagliato”. Un’attenzione particolare l’ha avuta la sanità. Era la 36esima seduta della settima legislatura quando, dai banchi dell’opposizione, poneva un freno “alle gestioni disinvolte in alcune Asl calabresi”. Una denuncia corredata con pesanti rilievi sulla dubbia correttezza di amministratori e piccoli politici. “Presidente, lancio un grido di giustizia perché la Calabria non si lasci divorare,  nel settore della sanità, da speculazioni e sprechi di piccoli politicanti ma sappia occuparsi seriamente della salute dei suoi cittadini”. Fortugno torna alla carica nella seduta del 30 luglio 2002: “La sanità va male e segna il passo”, dice. Stavolta il consigliere regionale della Margherita critica il collegato Sanità all’esame dell’Assemblea. “Si sperava che il collegato si facesse carico di eliminare tutte le consulenze inutili per decine di miliardi, camuffate sotto diversi titoli di bilancio che nascondono enormi sperperi”. Sono interventi dai toni severi ed aspri. Da una rilettura dei resoconti delle sedute consiliari e degli atti riguardanti l’attività legislativa, emerge la figura del “primario ospedaliero prestato alla politica” sempre mite e riservato ma capace di grandi impeti che lo infiammano di indignazione quando si tocca la dolente nota della sanità. Senza troppi giri di parole chiama in causa “sindaci e revisori che non sempre hanno fatto quanto potevano per fermare allegre gestioni”. In quasi tutte le Asl, dirà Fortugno (nella stessa seduta del 30 luglio 2002), “navigano” illegalità, sprechi e dissesti, gestioni dispendiose, euforiche ed allegre. Già nel 2001 Fortugno presentava un progetto di legge, il 164 recante: “Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa e per la disciplina dell’attività  di verifica e controllo in materia sanitaria e sociale nella Regione Calabria”. Ma la sanità non è il solo cavallo di battaglia. Nel ruolo di legislatore regionale presenta progetti di legge riguardanti norme in materia di sicurezza di edifici adibiti a scuole e altri edifici pubblici e privati (ospedali, case di cura, mercati, fiere, cinema), ed ancora, un progetto di legge concernente misure per il sostegno ai piccoli Comuni e alle attività economiche agricole, artigianali e per la valorizzazione del patrimonio naturale e storico culturale. Reca la firma di Fortugno anche il progetto di legge riguardante il controllo dell’Assemblea regionale sulle nomine negli Enti pubblici ed economici della Calabria. Ed è sua anche la proposta di modifica del Regolamento riguardante la costituzione dei gruppi (01.03.2004). “La presenza e la proliferazione dei gruppi sono diventate la vera anomalia della Regione. Una casa che si divide in pezzi, non può stare in piedi”. Così, le interrogazioni sulla riperimetrazione del Parco Nazionale d’Aspromonte sulle alluvioni che, nel dicembre 2004, hanno colpito il territorio della Piana di Gioia Tauro; sulla situazione di precarietà dell’ospedale di Polistena; sui ritardi dell’Inps in ordine a quanto dovuto per malattia e disoccupazione ai braccianti e ai lavoratori forestali della locride. Il 19/10/2004, Fortugno presenta un progetto di legge per la creazione di una rete di micro-nidi, integrati alla scuola materna. Seduta del 12.05.2003: è all’esame il progetto di legge statutaria di iniziativa dei consiglieri Naccarato, Bova, Pezzimenti recante “Statuto della Regione Calabria”. Nel suo intervento Fortugno afferma “La soluzione di molti mali non potrà essere l’aumento abnorme a 60 del numero dei consiglieri, perché con tale aumento le disfunzioni e gli sprechi si aggravano molto. Il numero dei rappresentanti regionale stabilito in 40 unità, oltre il presidente, consente di soddisfare essenziali compiti di rappresentanza delle preferenze degli elettori e di controllo sulle attività dell’esecutivo”. L’ultimo progetto di legge a firma di Fortugno recante “Disposizioni per l’utilizzo del cane guida a favore dei non vedenti”, è depositato presso la segreteria generale del Consiglio regionale, il 15.09.2005. Siamo andati anche negli archivi a trovare un ricordo di Franco Fortugno, il vicepresidente dell’Assemblea regionale calabrese dai tratti semplici e dal cuore generoso. E sono anche “le carte” a testimoniare eloquentemente l’impegno di un politico sempre conscio di rappresentare, da consigliere regionale, l’intero territorio. C’è una sua interrogazione che denuncia la sistematica chiusura degli uffici postali nei piccoli centri della Calabria. E ancora: la denuncia del fenomeno di lenta erosione della fascia costiera di Lazzaro; il problema dei beneficio spettanti agli agricoltori di Sant’Eufemia, Oppido, Scilla, Sino poli; l’abbandono dello stabilimento Brucà di Bovalino; il servizio di urgenza media 118. Porta il numero 516 una sua interrogazione sull’istituzione dei reparti di Cardiochirurgia negli Ospedali Riuniti di Reggio. Un’attività cospicua, intensa, portata avanti con la caparbietà del calabrese. In America, per il Columbus Day, alla guida della delegazione del Consiglio regionale, Fortugno ha ricordato ai calabresi d’America, l’impegno dell’Assemblea guidata da Giuseppe Bova e della Giunta regionale guidata da Agazio Loiero. “A voi, autentici ambasciatori della nostra regione, voglio dire che la Calabria vive una condizione di arretratezza ma anche di rinascita, con una grande voglia di riscatto”.
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