13 gennaio 2009    

Talarico (Udc): «La visita di Napolitano onora la Calabria»


Esprimo sincera gratitudine al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’attenzione che vuole mostrare nei confronti della Calabria con l’alto onore di una Sua visita, dettata da occasioni di significative ricorrenze per la comunità regionale, e sicuramente inscritta in una costante sollecitudine verso il Mezzogiorno, segmento importante della nazione ancorché non completamente al passo delle parti più sviluppate di essa, pur nel generale clima di incertezza economica di dimensioni planetarie.
Il consigliere regionale Udc Francesco TalaricoNon è la prima visita di un Presidente della Repubblica in Calabria, e d’altra parte non è la prima visita di Giorgio Napolitano, più volte venuto nella nostra regione nell’ambito delle diverse funzioni di grande prestigio che egli ha saputo svolgere per lungo tempo in più occasioni nella medesima cristallina responsabilità.
E’ la felice coincidenza e concorrenza dello stesso atto nella medesima persona ad assegnare particolare significato all’evento.
Non sarà una visita consolatoria, non sarà un intervento di constatazione fredda e distaccata delle cose buone fatte e delle molte in atto e delle tante da pensare, programmare e attuare per conferire modernità laddove ci sono incrostazioni da scalfire e per infondere fiducia quando sembra montare un sentimento di rassegnata convivenza con i molti lati oscuri del vivere quotidiano in una regione del Sud, con la disoccupazione giovanile ai massimi storici, con la crisi di credibilità delle istituzioni di rappresentanza, con il venir meno della partecipazione diffusa alle scelte dei partiti, con la presenza ingombrante e pervasiva della criminalità.
Certo, non siamo all’anno zero, le massime Istituzioni politiche regionali, i Rettori delle Università calabresi sapranno ben rappresentare quante energie sono in movimento in ampi strati della popolazione attiva, tra i giovani, le donne, gli uomini capaci e meritevoli che quotidianamente affrontano mestieri, esercitano professioni, svolgono servizi per la comunità in cui sono inseriti.
Proprio perché sappiamo quanto siano capaci i calabresi quando siano messi in grado di manifestare le loro antiche abilità, e di cui è testimonianza l’eccellenza che molti di essi hanno raggiunto al di fuori dei confini regionali, non abbiamo dubbi che gli stessi rappresentanti del popolo calabrese sapranno manifestare al Presidente Napolitano tutte le aspettative che una parte della popolazione non inserita nei processi lavorativi ripone nelle capacità di persuasione morale che la più alta carica della Repubblica saprà esercitare verso chi ha  responsabilità di governo e di guida dell’economia e dei processi produttivi.
Abbiamo davanti un anno che si preannuncia difficile, per la crisi economica finanziaria che investirà le nostre imprese e le nostre famiglie.
Sarà un 2009 decisivo per le regioni del Mezzogiorno, in particolare per la Calabria, chiamate a raccogliere e a vincere la sfida derivante dall’introduzione del federalismo fiscale, che imporrà maggiore oculatezza nelle scelte di programmazione economica, di contenimento della spesa pubblica e, nello stesso tempo, una sua maggiore efficacia nel raggiungimento degli obiettivi di crescita complessiva.
La crisi sia occasione di rinascita. E’ la sintesi più efficace dell’ultimo discorso agli italiani proveniente dal Quirinale. Che il giorno del presidente Napoletano a Rende, a Lamezia Terme e a Reggio Calabria sia momento di questa rinascita è l’auspicio che esprimo a nome di tutto l’Udc calabrese.

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