8 gennaio 2009    

Pizzini (FI): «Sui precari dell'Arssa discriminazioni mortificanti»


“La prima virtù di un politico deve essere quella di non provocare disparità di trattamento fra i cittadini, di non avere cioè preferenze per alcuni ed indifferenza per altri, specie quando i diritti degli interessati sono uguali.
Il consigliere regionale di Forza Italia Antonio PizziniQuesta virtù manca all’interno dell’attuale maggioranza di centrosinistra alla Regione Calabria, considerato che di recente il Consiglio Regionale, nella sua componente maggioritaria, ha deciso in data 18 dicembre u.s. di trasformare il rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato soltanto di una parte dei precari dell’Arssa, circa 250 persone, lasciando fuori i restanti 60, che pure avevano gli stessi diritti e la stessa posizione giuridica degli altri.
E’ stata una discriminazione giuridica, umana e politica, davvero inconcepibile ed assai mortificante per coloro i quali, tra addetti agli impianti a fune, all’erogazione dell’acqua ed ai servizi istituzionali, si sono ritrovati ad essere disconosciuti ed abbandonati al loro destino di eterni precari.
Avendo però la consapevolezza che i diritti devono essere uguali per tutti e devono essere difesi per tutti, a prescindere dalle eventuali posizioni politiche di ciascuno, ho presentato in data 29 dicembre un apposito disegno di legge riguardante la trasformazione a tempo indeterminato anche delle restanti 60 unità precarie, volendo ripristinare un principio di equità che, nel caso specifico, è stato violato.
Ho chiesto nel contempo che tale disegno di legge abbia la massima priorità rispetto ad altre iniziative legislative, poiché risulta più urgente tutelare i più deboli, relativamente alla sicurezza del posto di lavoro, specie in questo drammatico periodo di crisi occupazionale, che non pensare a grandi obiettivi senza concrete e rapide risposte ai calabresi”.

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