17 dicembre 2008    

Consegnata al piccolo Antonino Laganà
la Borsa di Studio ''Luigi Rende''


Il piccolo Antonino Laganà, il bambino di quattro anni raggiunto da un proiettile, nel Antonino Laganà, assieme alla madre, ascolta atttento il Presidente Bova a Palazzo Campanellagiugno scorso, a Melito Porto Salvo, sparato nel corso di un agguato ad un pregiudicato e recentemente tornato a casa dopo mesi di cure, ha ricevuto la Borsa di Studi “Luigi Rende”, la guardia giurata assassinata a Reggio Calabria da alcuni rapinatori nell'agosto del 2007. “Abbiamo voluto premiare Antonino - ha detto il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova - in ricordo di chi si è immolato per salvaguardare la sicurezza di tutti. Le vicende sono diverse, certamente, ma la memoria di Luigi Rende va conservata e onorata”. “Antonino Laganà e la sua famiglia, in tutti questi mesi - ha proseguito - hanno condotto una strenua battaglia, che adesso sembra volgere positivamente. Vogliamo, con questa borsa di studio annuale, che accanto al male ci sia posto per il bene perché in Calabria non si faccia di tutta l’erba un fascio”. “Pochi giorni fa - ha detto la madre di Antonino - abbiamo ricevuto qualche buona notizia sulle sue condizioni che ci fa sperare di più sul pieno recupero. Sappiamo che i carabinieri hanno individuato i presunti mandanti dell’agguato ai quali chiedo che si pentano. Colpire i bambini è un atto di crudeltà, per questo, io e la mia famiglia chiediamo una giusta giustizia. Ad Antonino, di questa vicenda, ricorderò soltanto la parte buona, e faremo in modo di garantirgli la massima serenità possibile”. Il padre di Antonino, Carmelo, agente di polizia penitenziaria, conversando con i giornalisti presenti alla cerimonia, ha voluto ricordare “Luigi Rende, un collega, anche se non della stessa mia amministrazione, caduto per servizio. La Giustizia, finora ha fatto il suo giusto corso”. Alla cerimonia della consegna della borsa di studio ad Antonino Laganà, hanno partecipato, visibilmente commossi, anche i familiari di Luigi Rende. Per il segretario questore del Consiglio regionale, Gesuele Vilasi, “la consegna della borsa di studio ad Antonino Laganà vuole rappresentare un simbolo identitario del Consiglio regionale, il parlamento della Calabria che tiene alta la memoria ed il ricordo del sacrificio dei suoi figli migliori in una situazione di particolare difficoltà non solo sul piano dell'ordine pubblico, ama anche su quello civile e sociale”.
Antonino Laganà con i genitori all'incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio NapolitanoE il 16 dicembre, a Roma, nel palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto, accompagnato dai suoi familiari, il piccolo Antonino Laganà. Napolitano ha espresso al padre del bambino colpito, Carmelo Laganà, e alla moglie Stefania il proprio apprezzamento per il comportamento onesto, l’affetto e la forza di volontà con cui hanno seguito la vicenda del figlio che, dopo diversi interventi chirurgici e cinque mesi di degenza all’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesu” di Roma, è tornato a vivere con la sua famiglia in Calabria. Il capo dello Stato, nell’occasione, si legge in una nota del Quirinale, ha manifestato la propria indignazione per i tanti episodi con vittime innocenti della ferocia senza scrupoli del crimine organizzato richiamando la necessità di un impegno conseguente nella battaglia culturale, sociale e politica contro la ‘ndrangheta e le mafie, non lasciandone la responsabilità solo alle forze dello Stato.

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