16 dicembre 2008    

Sanità in III Commissione. Il centrodestra: «La montagna ha partorito il topolino»


"La montagna ha partorito il topolino". Questa la considerazione che, a margine dei lavori della terza Il capogruppo regionale Udc Michele Trematerra Commissione, hanno rilasciato i consiglieri regionali di minoranza, Pietro Aiello (Fi), Francesco Galati (Nuovo Psi), Michele Trematerra (Udc) e Pasquale Tripodi (Calabria popolare democratica).  "La Giunta regionale L'aula di Palazzo Campanella riservata alle Commissioni permanenticalabrese per sanare il Bilancio ultradeficitario del Servizio sanitario regionale - hanno aggiunto - propone di non pagare il compenso ai componenti delle Commissioni invalidi civili previsto dalla legge regionale 18 febbraio 1994 n. 8 e successive modifiche ed integrazioni. Ancor più grave e moralmente inaccettabile è la ‘cosiddetta’ interpretazione autentica che della citata legge si vuole attuare al fine di non corrispondere i compensi ai componenti delle Commissioni per prestazioni già effettuate, con conseguente indebito arricchimento delle Aziende. L’eventuale approvazione dell’art. 14 comma 1 dell’ex Collegato alla Finanziaria, di fatto - sostengono il consigliere Aiello e gli altri - comporterebbe notevoli danni all’utenza con una eccessiva dilatazione dei tempi di risposta alle notevolissime richieste ed il legittimo rifiuto da parte dei sanitari interessati a non partecipare più alle Commissioni. Con il nostro voto contrario, abbiamo voluto mettere in evidenza l’incapacità e la tracotanza di questa maggioranza che piuttosto che avviare una vera riforma strutturale del sistema sanitario calabrese, si perde in mille rivoli, affrontando situazioni minimali rispetto al grave contesto generale che richiede risposte ed interventi più ampi. Allo scopo - hanno concluso gli esponenti della minoranza in Consiglio regionale - faremo ancora una volta, una dura battaglia in Aula, per dimostrare, da un lato, la infondatezza delle argomentazioni e delle finalità perseguite con questo provvedimento da parte della maggioranza; dall’altro, metteremo in evidenza le nostre argomentazioni di voto contrario per la difesa non solo dei medici interessati ma soprattutto dei cittadini utenti”. 


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