21 novembre 2008    

Nel ricordo della tragedia si rinnova un'antica amicizia
Terremoto 1908: Intervento di Borrello alla Columbia University


“Una iniziativa quanto mai opportuna, in una sede prestigiosa quale l’Italian Academy, che rappresenta per noi un’occasione di grande interesse, sia per riconfermare i legami di amicizia e reciprocità tra i popoli, sia per rinnovare  quello spirito di solidarietà e mutualità che si manifestò un secolo fa sulle rive devastate dello Stretto e ha costantemente caratterizzato, via via intensificandosi, i rapporti col popolo d’America.” Il ivice presidente del Consiglio Antonio Borrello durante il suo intervento alla Columbia University a New York
Lo ha dichiarato, nel corso del suo intervento di saluto ieri a New York, il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Borrello partecipando al convegno internazionale “Un secolo dopo il terremoto dello Stretto: la gestione dell’emergenza dalla solidarietà all’efficienza” che si è tenuto all’Italian Academy, presso la Columbia University, con la partecipazione del Consiglio regionale della Calabria.
La presenza dell’Assemblea regionale calabrese all’evento americano è stata chiesta espressamente al presidente Giuseppe Bova dal Console Generale d’Italia a New York, Ministro plenipotenziario Francesco M. Talò, promotore dell’iniziativa, il quale ha caldeggiato l’invito rimarcando come  l’iniziativa newyorchese “rappresenti una sede di grande prestigio per rendere omaggio a tutti coloro che morirono o persero i propri cari a causa del terremoto”. “Ma New York – ha aggiunto il diplomatico – è anche la città ideale per raccontare all’opinione pubblica la capacità dimostrata dagli italiani nel ricostruire le proprie città, l’emigrazione verso gli Stati Uniti provocata anche dal disastro, nonché l’eccellenza raggiunta dal nostro Paese nella gestione delle crisi”.
Intervenendo  in apertura del simposio, il vicepresidente Borrello - che a New York è stato presente insieme al consigliere Franco Pacenza -, ha rievocato lo spaventoso terremoto del 28 dicembre di cento anni fa: “La concatenazione di scosse telluriche d’inaudita intensità e del maremoto – ha ricordato –  provocò un’ecatombe: Reggio, Messina e altri 164 comuni calabresi e siciliani vennero distrutti. Il conto delle vittime, certo approssimato per difetto, raggiunse quota 20.000 solo sul versante calabrese. Una catastrofe, insomma, che arrivò a suscitare addirittura l’idea della fine storica dei principali centri colpiti”. Ma ha anche sottolineato che “quell’immane tragedia  richiamò l’attenzione dell’opinione pubblica e dell’azione di governo sull’estremo lembo dello Stivale. E anche aiuti e solidarietà internazionali, visto che la Marina Americana fu una delle prime forze ad intervenire in soccorso delle popolazioni colpite”.
All’evento italo-americano il Consiglio regionale ha partecipato anche con una esposizione di pannelli con immagini d’epoca – rare foto della collezione dello studioso reggino, Professor Agazio Trombetta, raffiguranti le macerie di Reggio all’indomani del terremoto, i “baraccamenti americani” realizzati con gli aiuti degli Stati Uniti e una planimetria della città con una decine di strade intitolate a Stati degli Usa e a benefattori americani. 
Nell’auditorium di New York l’Assemblea regionale ha portato anche un video con un repertorio “a volo d’uccello” con le incomparabili bellezze della Calabria di oggi: dallo Stretto al Pollino, dal lungomare di Reggio alle rapide del fiume Lao, dal castello federiciano di Roseto a Gerace, Tropea, Villaggio Mancuso, Le Castella, Scilla, ecc.
“Siamo un popolo dal territorio fragilissimo – ha affermato, concludendo il suo intervento il vicepresidente Borrello dalla tribuna dell’Italian Academy – , che ha saputo però riaffermare la sua presenza e il suo ruolo con dignità, volontà e tenacia diventate proverbiali per i calabresi. Anche perché tante, forse troppe volte, proprio in queste qualità, abbiamo dovuto confidare nel corso della nostra antica quanto tormentata vicenda storica.”

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