18 novembre 2008    

Loiero : «Ripartire da una equa ripartizione territoriale degli ospedali»


“In mattinata è stato siglato un protocollo fra la Regione e la Banca europea degli investimenti, teso all’abbattimento del costo del denaro per gli imprenditori, dalle ricadute positive per una regione nella quale le difficoltà nell’accesso al credito, oltre che l’onerosità dello stesso, creano ulteriori problemi agli investitori. Il Presidente della Giunta regionale della Calabria Agazio LoieroHo temuto che il dibattito su un tema rovente come la sanità si accendesse di toni esasperati; ma, con grande gioia, ciò non è avvenuto perché sono prevalsi, anche negli interventi più critici, un forte senso di responsabilità e la volontà di essere propositivi. Anche in Calabria esiste una sanità di qualità che spesso non è conosciuta probabilmente anche a causa dell’opera di demonizzazione che, a volte, ingiustamente e a volte giustamente, come il verificarsi di alcuni tragici episodi dimostra, viene fatta del settore. Il modo di operare del passato deve necessariamente essere accantonato, in quanto non più rispondente ai modi con i quali i bisogni della collettività trovano risposte; infatti, continuare sulla vecchia strada equivarrebbe a non dare le risposte alle quali la gente ha diritto.
Tutto ciò verrà fatto con il Piano di rientro o verrà fatto dalla Giunta e dal Consiglio congiuntamente o verrà fatto dal Commissario del Governo nazionale che non conosce i reali bisogni della Calabria e che della regione ha l’immagine distorta che gli organi di stampa rappresentano e ciò, pertanto, potrà indurlo, magari in perfetta buonafede, a compiere scelte non opportune.
Occorrerà sicuramente fare degli tagli anche in termini di chiusura di ospedali; ci saranno delle proteste, alle quali non parteciperanno soltanto gli utenti di quella struttura ma anche tutti coloro che intorno all’ospedale orbitano, ma i loro interessi nulla hanno a che vedere con il diritto costituzionalmente garantito alla tutela della salute. E occorre essere consapevoli che questa è una strada obbligata.
In merito alle dimissioni dell’assessore Spaziante, non scaturiscono dalla volontà di non condividere la responsabilità della fase attuale, ma dall’ennesimo atto di affetto dell’assessore verso la Calabria. Infatti, sono state indotte dall’atteggiamento del Governo nazionale che ha richiesto che vi fosse una persona dotata di un potere decisionale così ampio quale non può insistere in capo ad un assessore, sia pure prestigiosissimo. C’è, in tutto questo, la grande novità della Stazione unica appaltante che a giorni sarà operativa e ciò introdurrà un tangibile segno di trasparenza. Il trentennale atteggiamento di assistenzialismo imperante nella regione ha portato a disfunzioni che si registrano in molti settori e che emergono in tutta la loro gravità nel settore sanitario.
Di tali disfunzioni sono responsabili, oltre l’atteggiamento che prima denunciava, anche le pretese dei territori di avere le stesse strutture che avevano altri, una eccessiva parcellizzazione di tali richieste ed il loro accoglimento, ha portato, ad esempio, ad avere nella Piana di Gioia Tauro ben sei strutture ospedaliere. Si tratta di aspetti che bisogna correggere pensando ad una equa ripartizione territoriale e soprattutto alla creazione di strutture in grado di rispondere pienamente ai bisogni degli utenti. E va, altresì, corretto l’atteggiamento di taluni medici che spesso ospedalizzano pazienti che non ne hanno veramente bisogno e quello di tanti privati cittadini che, ad esempio, costituendosi una piccola scorta di farmaci spesso inutili, fanno lievitare oltre la media nazionale (attualmente di 113,5 euro pro-capite) la spesa farmaceutica calabrese (di 134,8 euro pro-capite).
Ritornando a parlare del Piano di rientro, la scelta di conferire l’incarico all’assessore Spaziante gli era stata dettata proprio dalle sue preoccupazioni per i conti del settore e la scelta di giovarsi di un advisor non gli è stata imposta né dal Governo nazionale in carica, né dal precedente, ma è stata compiuta da lui liberamente in quanto riteneva e ritiene indispensabile avere piena contezza della reale situazione dei conti del settore per poter intervenire in modo proficuo.
L’assessore Spaziante aveva già iniziato a lavorare ad un’ipotesi di piano di rientro, che sarà ripresa e completata con l’ausilio di tutto il Consiglio e il Piano sanitario che verrà presentato avrà sicuramente un percorso diverso da quello inizialmente pensato.
E’ necessario approfondire alcune questioni prima di poter formulare qualsiasi genere di ipotesi ed è opportuno che tutto il Consiglio concorra a trovare quelle soluzioni in grado anche di riscattare l’immagine della Calabria”.

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