18 novembre 2008    

Adamo (Pd): «Serve un duplice piano di rientro»


“L’approccio dell’Aula in questa seduta non può essere quello ordinario, tant’è che si è assistito ad un dibattito intenso con interventi che hanno cercato di fare i conti con la realtà che deve essere affrontata. Il capogruppo regionale del Pd Nicola Adamoseduta odierna si discute dopo che è intervenuto qualcosa di interruttivo di un andazzo che continuava da anni in quanto oggi la Giunta ha detto stop ad una gestione della sanità disastrosa che è culminata con le dimissioni dell’assessore al ramo e con la presenza di un advisor per la certificazione. Questo fatto inedito deve essere vissuto non solo come un’azione preventiva contro il commissariamento, ma come una opportunità da cogliere per risanare i conti agendo nell’interesse dei calabresi che chiedono una sanità migliore; inoltre, è possibile intervenire sui rami improduttivi senza invocare sacrifici e privare i cittadini calabresi di servizi importanti. Negli anni precedenti non si è posta in essere una programmazione coerente seguita da un certo rigore nella gestione programmata; pertanto oggi si deve procedere premiando le aree virtuose, incentivando la premialità favorendo, nella ripartizione dei fondi, le strutture più virtuose. Il Presidente della Giunta si è accollato una responsabilità che nessuno si sarebbe preso e il Consiglio deve porre in essere una programmazione capace di dare risposte alla domanda di sanità dei cittadini calabresi. E’ importante capovolgere lo schema di gestione utilizzato in questi anni, ponendo in essere una programmazione che non deve essere indotta dall’offerta ma dalla domanda di servizi sanitari prendendo come punti base gli studi degli osservatori epidemiologici e la mobilità sanitaria passiva dei cittadini calabresi, tagliando gli sprechi e migliorando l’offerta dal punto di vista qualitativo.
La qualità dei servizi si può migliorare anche spendendo meno; oggi si ha la necessità di dover contenere il disavanzo di anno in anno, con un duplice piano di rientro uno volto alla sanatoria dei debiti e l’altro volto a ridurre le spese in proiezione. Bisogna dare una dritta cercando di capire quale è il quadro riguardante il personale del comparto, quanti sono i co.co.co., quanti servizi sono stati esternalizzati; ed è doveroso trovare il modo di assumersi ognuno le proprie responsabilità dando così prova di maturità, di civiltà, facendo pervenire ai calabresi il messaggio che la politica ha scelto di misurarsi con questa ardua prova per dare ai calabresi una sanità qualitativamente e quantitativamente migliore”.

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