18 novembre 2008    

Aiello (Fi): «Preoccupa l’aumento della migrazione sanitaria»


“Considero incomprensibile ed assurdo e non  consono al senso di comune responsabilità da più parti invocato, l’atto di dimissioni dell’assessore Spaziante. Il consigliere regionale di Forza Italia Pietro AielloRingrazio il Presidente della Commissione consiliare competente e il relatore della proposta di Piano sanitario per il comportamento tenuto nelle sedute nelle quali si sono svolte le audizioni proprio su tale proposta e che ha portato a svolgere un lavoro con spirito di collaborazione ed in modo propositivo. Mi chiedo se la discussione che si sta svolgendo debba considerarsi come un fallimento di quell’attività o di quella di governo del settore, visto che in Aula si stanno ascoltando argomenti che la minoranza sostiene ormai da mesi. L’approvata legge in materia di accreditamenti rappresenta una buona legge, ed è altrettanto vero che i regolamenti attuativi, per responsabilità della Giunta, non sono ancora stati approvati; in materia sanitaria la maggioranza ha avuto la possibilità di lavorare e, nonostante le tante promesse fatte all’indomani delle elezioni, non ha prodotto fatti concreti.
Negli anni scorsi, la Calabria ha avuto assegnate le così dette premialità, per il 2008, invece, si configura, in base alle proiezioni, un deficit per la sola spesa farmaceutica di 520 milioni di euro in netto aumento a fronte di una diminuzione di quella registrata come nazionale (fa notare come, a tale proposito, il ticket farmaceutico, introdotto dal centrodestra e cancellato dal centro-sinistra, avrebbe probabilmente potuto costituire un deterrente).
Il fatto che si assista sempre più all’aumento del fenomeno della migrazione sanitaria per prestazioni minimali mentre vi è una controtendenza per interventi di alta specialità, deve fare riflettere seriamente in quanto la crescita della sfiducia nel sistema sanitario regionale comporta anche una demotivazione degli operatori che spesso si traduce in un aumento, effettuato a scopo cautelativo, di prescrizioni di esami diagnostici spesso inutili e che aggravano ancora di più una situazione finanziariamente già critica del settore.
Anche i sindacati hanno denunciato il fatto che la sanità calabrese stava toccando il fondo e, in tale scenario, la Giunta non ha saputo far altro che pensare di presentare una proposta di nuovo Piano sanitario caratterizzato, peraltro, da ampie incongruenze e che non prevede né interventi strutturali compatibili con le risorse finanziarie disponibili, né strategie di contenimento della spesa farmaceutica.
Mettere seriamente in campo un’azione di risanamento del settore, innescare un percorso virtuoso, probabilmente comporterebbe anche la possibilità che venisse erogato anche quel credito di un miliardo e cinquantatremila euro che le Asl calabresi vantano nei confronti del sistema sanitario nazionale per premialità, non erogate”.

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