13 ottobre 2008    

Al Teatro Cilea ''Il Ponte'' di Pennisi e Durante (di Cristina Cortese)


Può un’opera teatrale assurgere ad una suggestiva operazione culturale? Ebbene, una risposta affermativa viene da“Il Ponte”, Il ''Cilea'' gremito di giovanimonologo andato in scena al “Cilea” di Reggio Calabria grazie al patrocinio ed al sostegno della presidenza del Consiglio regionale e che ha avuto come protagonista l’attore napoletano Alessandro Preziosi. Infatti, il messaggio che è veicolato in un teatro colmo in ogni ordine di posti sia nella serata d’inaugurazione che nella replica dedicata gli studenti della nostra città; in un teatro, dunque, punto d’incontro di tutte le generazione, è quello di non desistere di fronte alle sfide che possono dare un contributo costruttivo alla società. Anzi, di farle proprie con la forza del sentimento. Con “Il Ponte”, metafora del mancato sviluppo dell’Italia di oggi che ha paura di progettare, gli autori dei testi Carmelo Pennisi e Massimo Durante hanno, così, lanciato ai giovani questo monito che guarda al futuro e vuole rappresentare una speranza concreta. Ed è lo stesso incitamento di Alessandro Preziosi che, nei panni di un operaio siciliano, ad un certo punto, traccia un bilancio della sua vita, analizzando vantaggi e svantaggi dell’opera. Dunque, “Il Ponte”, è diventato suggestivo momento formativo di riflessione e di stimolo di quel sentire che si ha dentro.Alessandro Preziosi sul palco del ''Cilea'' nella rappresentazione de ''Il Ponte'' Ed ha unito due istituzioni importanti quali la politica e l’Università. Infatti, la presidenza del Consiglio regionale della Calabria  ha sposato l’iniziativa promossa dal settimo laboratorio d’Architettura e fatta rientrare nell’ambito delle manifestazioni dello stesso. “E’ una politica buona, che si cala nel territorio e guarda ai giovani”, ha detto Pennisi rivolgendosi ai ragazzi e all’avvocato Strangio che rappresentava il presidente Bova. Ma il giorno prima, era stata la  stessa prof. Laura Thermes, coordinatrice del laboratorio, a ringraziare Bova “per un sostegno frutto di una elevata sensibilità culturale”. Cala, così, il sipario su una due giorni che ha acceso la capacità artistica di Preziosi e quella musicale di Stefano Di Battista che ha accattivato in particolare con il jazz. “Sì, abbiamo fatto una cosa buona”: in queste parole semplici ma efficaci il Presidente Giuseppe Bova racchiude la propria soddisfazione. E “rinverdisce” i motivi di fondo che hanno portato la Presidenza del Consiglio regionale della Calabria a il musicista Stefano Di Battista ne ''Il Ponte''sostenere l’evento in riva allo Stretto. Dice: “A cent’anni del terremoto, abbiamo pensato di contribuire ad un’iniziativa che non avesse un significato meramente commemorativo, ma che riproponesse, assieme ai temi della sicurezza in una area altamente sismica, anche questioni assai rilevanti legate alla qualità dei servizi e della vita. Così, “Il Ponte”, in modo talmente aperto da non imporre soluzioni, ha posto ai nostri cittadini non solo interrogativi sull’attraversamento stabile ma sull’assunzione diretta di responsabilità rispetto a temi millenari e vitali per il futuro di quanti popolano l’area. E la cosa più bella è che tra i destinatari di questa opportunità di approfondimento ci siano proprio i giovani a cui stiamo passando il testimone per il futuro”.

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