7 ottobre 2008    

Bova: «Il 16 Ottobre la Giornata della Memoria»


“La giornata della memoria per le vittime della criminalità organizzata, istituita con la legge regionale, a mio avviso si dovrà celebrare il 16 ottobre, data in cui ricorre l’anniversario della tragica uccisione del vicepresidente Franco Fortugno. Formulerò una proposta in tal senso nella prossima seduta del Consiglio regionale”. Lo ha annunciato il presidente dell’Assemblea di palazzo Tommaso Campanella, Giuseppe Bova, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Campanella per la presentazione della normativa antiracket ed antiusura varata all’unanimità dalla massima assise regionale. Ad illustrare il provvedimento di legge ai giornalisti è stato il presidente della Commissione consiliare contro il fenomeno mafioso, Nino De Gaetano. All’incontro con gli organi d’informazione è intervenuto anche il prefetto di Reggio Calabria, Francesco Musolino. Presenti, inoltre, i rappresentanti di numerose organizzazioni antiracket, di  Confcommercio e di Confesercenti.Il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova
L’on. Bova ha evidenziato come, in questa ottava legislatura regionale, “la produzione normativa del Consiglio abbia registrato un notevole impulso in direzione del contrasto alla ‘ndrangheta. Le numerose leggi e proposte di provvedimenti amministrativi approvate consentono di parlare di un vero e proprio ‘sistema legislativo’ regionale antimafia. Ne fanno parte la decisione della Regione di costituirsi sistematicamente parte civile nei processi contro la criminalità organizzata, la stazione unica appaltante, nonché le risorse aggiuntive messe a disposizione delle forze di polizia per garantire la sicurezza dei cittadini sul territorio”.
“Inoltre – ha aggiunto il presidente – il Consiglio regionale ha assunto misure severe nei confronti dei suoi componenti, che decadono automaticamente dagli incarichi assembleari nel caso in cui, per reati di mafia, vengano anche solo rinviati a giudizio. Abbiamo altresì stabilito che i collaboratori dei consiglieri, che vengono assunti con contratti a termine, presentino le stesse certificazioni sui carichi pendenti previste per diventare dipendenti della pubblica amministrazione”. Tutto questo, secondo l’on. Bova, “rientra nell’ambito di un sistema di leggi di cui fanno parte anche la normativa anti-parentopoli ed i tagli ai costi della politica, che ci hanno consentito di finanziare gli stage retribuiti negli enti pubblici per giovani laureati calabresi”.
“E’ in atto uno sforzo di cui mi ritengo soddisfatto – ha aggiunto il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa regionale -. Certo, non ci fermeremo qui perché, in una terra come la Calabria, l’impegno non può mai essere considerato sufficiente. Ma altri importanti passi saranno compiuti a breve, con l’epletamento del primo concorso pubblico nella storia del Consiglio regionale, con cui saranno assunti oltre 170 addetti, tra impiegati, funzionari e dirigenti”.
Il presidente Bova, infine, ha evidenziato la possibilità di implementare le risorse finanziarie disponibili per la legge antiracket ed antiusura, per la quale potranno essere reperite nuove e più consistenti somme nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009.

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