18 settembre 2008    

Sanità: audizioni con Sindacati e Università in III Commissione


Una riunione della III Commissione a palazzo CampanellaLa terza Commissione, “Politica sociale, sanità, cultura e formazione”, presieduta da Pietro Giamborino, nel corso della sua ultima riunione ha ascoltato, nel corso di apposite audizioni, il Rettore  dell'Università "Magna Grecia" di Catanzaro prof. Francesco Costanzo e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. La riunione si è aperta con l’audizione del rettore dell’Università catanzarese. “I rapporti tra sistema sanitario regionale ed università sede di facoltà di Medicina – ha detto Costanzo – è un tema di grande valenza largamente discusso in varie sedi e non ancora risolto in modo univoco ed efficiente sull’intero territorio nazionale, non ha portato ad un modello unico e definito, ma ha moltiplicato i modelli fra le diverse regioni con una ricaduta negativa sulla omogeneità nazionale della missione universitaria degli studi medici”. Il prof. Costanzo, inoltre, ha sottolineato la “coesistenza inscindibile di didattica, ricerca ed assistenza con la capacità di confrontarsi e di integrare altri saperi, che è la mission del sistema nazionale delle facoltà di medicina”. Francesco Costanzo, ancora, si è detto “fermamente convinto del mantenimento della diversità delle due grandi realtà sanitarie del Paese, l’Università e l’Ospedale, un disegno sanitario evoluto e di livello europeo, capace di garantire risultati eccellenti e di ottimizzare al tempo stesso le risorse economiche esistenti”.  Costanzo, infine, ha sottoposto alla Commissione la necessità di “una rivisitazione urgente del protocollo di intesa Università-Regione in vista della costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro la cui realizzazione in località Germaneto ci vede totalmente favorevoli”. Problemi della autononsufficienza, dipendenze, salute degli immigrati, politiche del farmaco, riduzione delle liste di attesa, razionalizzazione della rete ospedaliera pubblica e rapporti con il privato, sono stati gli argomenti condensati dai sindacati in documenti depositati agli atti della Commissione.
Cgil, Cisl e Uil, hanno denunciato “l’autoreferenzialità clientelare del sistema, con vere e proprie situazioni di privilegio, al di là dell’efficienza che, fra l’altro, hanno comportato  conseguenze negative e tragiche confermate dai fatti di Vibo, Cosenza, Lametia e Locri”. Le stesse organizzazioni sindacali,  infine, hanno indicato alla Commissione “la necessità di attivare uno strumento di confronto permanente sull’attuazione del Piano sanitario regionale e delle politiche di programmazione sanitaria”. 


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