9 settembre 2008    

Le proposte del Med-Fest all'università


Massimo D'Alema al Med-Fest


L’idea è quella di aprire un tavolo di concertazione su una piattaforma che sia il manifesto delle ragioni del mondo studentesco. Una serie di punti che rappresentano la sintesi dei confronti maturati all’interno del laboratorio politico attivato con il Med-Fest. Una iniziativa che ha pienamente rispettato le aspettative ha affermato Carmelo Versace, e nella quale è maturata una forte collaborazione con Run, Rete universitaria nazionale.


Nell’incontro con i giornalisti presieduto da Giampaolo Latella, è stata sottolineata l’importanza di far partire questa proposta da Reggio Calabria che si offre al confronto con gli studenti di tutta Italia.


Dunque, non un progetto di legge di riforma, perché nell’Università italiana non tutto è negativo – ha spiegato Giuseppe Arfuso – ma una serie di idee riguardanti il diritto allo studio, la valorizzazione dei talenti, il riconoscimento reale della laurea triennale oggi ancora poco spendibile per consentire l’ingresso nel mondo del lavoro. Non sono mancate le critiche, come quella fatta alla norma che prevede la trasformazione delle università in fondazioni, “decisione – secondo Arfuso – che va contro gli interessi del sistema universitario italiano”.


Tra le altre proposte, esercitare un più penetrante ed efficace controllo sui prezzi delle locazioni degli appartamenti agli studenti fuori sede, che rappresentano spesso un limite invalicabile per molte famiglie. Aumentare i posti di lavoro part-time per chi studia, magari con contratti week-end , consentendo così di non pregiudicare il percorso formativo ed allo stesso tempo alleggerire il peso dello studente sulla famiglia. Ed ancora, convenzioni con istituti di alta cultura, librerie, teatri, musei per costituire un circuito di agevolazioni economiche mirato sull’università. Aprire, infine, le università al territorio, attraverso uno speciale fondo per l’integrazione, garantendo così positive ricadute sullo sviluppo sociale, economico ed urbanistico delle città.


Ma Rete universitaria nazionale, ad appena un anno dalla sua fondazione, già guarda oltre, e pone tra i suoi obiettivi a medio termine quello di mettere a “sistema” anche la rappresentanza degli studenti universitari di tutta Italia.


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