9 settembre 2008    

Guerriero e Cherubino «A fianco di quei concittadini stanchi di subire vessazioni».


“Con il finanziamento deciso dalla seconda Commissione consiliare della legge a sostegno delle vittime della criminalità ed in materia di usura (testo unificato pp.ll. n. 148 e 153 della legislatura in corso n.d.r.), si apre una pagina nuova di particolare valore civile e sociale per la Calabria”.
E’ quanto affermano il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza, Giuseppe Guerriero, ed il presidente del gruppo consiliare Il consigliere regionale Giuseppe Guerriero (Partito Socialista)del Partito Socialista, Cosimo Cherubino, in qualità di cofirmatari del testo di legge.
“La Regione, con questo provvedimento, assume il ruolo di soggetto istituzionale garante di uno sviluppo economico e sociale libero da condizionamenti illegali, promuovendo la realizzazione di interventi volti a prevenire e combattere il fenomeno dell’usura ed istituendo misure di solidarietà in favore delle vittime sottoposte ad estorsione”.
“Forse è superfluo, ma non per questo meno necessario – proseguono - ricordare quanto sia difficile in questa nostra terra la libertà di intraprendere, di esercitare iniziative economiche autonome, con il rischio incombente di impattare contro fenomeni criminali arroganti che condizionano la vita delle persone, la loro sicurezza personale, il futuro delle loro famiglie”.
Il capogruppo socialista in Consiglio regionale Cosimo Cherubino“Quanto gravi e diffusi siano i casi di estorsione ed usura, è sotto gli occhi di tutti – sottolineano ancora i due esponenti politici: attentati ad esercizi commerciali, danneggiamenti, minacce, riempiono pagine intere di cronaca, fatti, dietro cui si celano disperazione, senso di impotenza, scarsa fiducia nello Stato dei soggetti colpiti, offesi in maniera grave nelle loro attività, nei loro beni e, soprattutto, nelle prospettive di un lavoro e di guadagni onesti”.
 “Pur nella limitatezza delle risorse disponibili ( 700 mila euro per l’anno in corso), l’approvazione di questa legge – affermano - è un chiaro segnale: cioè, l’avvio di un percorso di attenzione e sensibilità istituzionale da parte della Regione nei confronti di quei calabresi che molto spesso lottano in solitudine contro criminali senza scrupoli i quali, grazie alla prepotenza intimidatrice di cui connotano le loro azioni, mettono spesso in ginocchio persone perbene. Al di là, dunque, del ruolo dello Stato e delle sue articolazioni sul territorio, la Regione imprime così la sua ulteriore azione ponendosi a fianco di quei nostri concittadini stanchi di subire vessazioni e limiti alle loro attività economiche. Con questa legge – concludono - si è scelta la parte con cui si vuole stare: con i calabresi onesti e laboriosi”.        

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