6 agosto 2008    

Omaggio del Consiglio ad Emilio Argiroffi a 10 anni dalla scomparsa


Emilio Argiroffi, poeta, intellettuale, uomo politico. A 10 anni dalla scomparsa il Consiglio regionale lo ha ricordato con una conferenza stampa-evento a Palazzo Campanella.  La conferenza stampa nell'Aula ''Giuditta Levato'' di palazzo CampanellaUna iniziativa che è stata preceduta dalla proiezione di un documentario, prodotto dall’emittente televisiva “Telereggiocalabria” e realizzato dallo stesso Argiroffi, pochi mesi prima della sua scomparsa. Un documento dedicato alla Piana di Gioia Tauro degli anni ’50 e che Argiroffi nei suoi scritti definiva “luogo tutto sacro a Minerva”, e alla “sua” Taurianova, centro del quale fu anche Sindaco, nel corso della sua lunga  carriera politica che lo portò, per tre legislature, anche alla carica di Senatore della Repubblica. Accanto all’impegno politico, in cui era sempre attento ai valori della democrazia e della libertà, il Consiglio regionale ha inteso ricordare Argiroffi, poeta, intellettuale, scrittore. Lo ha fatto con una “cartella artistica” di litografie realizzate dal Maestro Maurizio Carnevali, pittore contemporaneo, ma anche grande amico di Argiroffi, con il quale condivise innumerevoli impegni di carattere culturale ed artistico.
Lo ha ricordato il capo ufficio stampa del Consiglio regionale, Gianfranco Manfredi, mostrando un vecchio carteggio che lo stesso Argiroffi gli aveva donato al termine della sua esperienza di Senatore. Un dossier che Gianfranco Manfredi ha deciso di consegnare alla biblioteca del Consiglio regionale perché ne preservi e ne valorizzi i contenuti, e dal quale ha citato i contributi più significativi dell’impegno politico di Argiroffi, come quello in cui denunciava le gravi carenze, strutturali e sanitarie, in cui versava l’Ospedale di Polistena. “Non era un poeta disarmato, ma un grande battagliero che lottava per la sua Calabria” è stato il commento di Manfredi.
A seguire, il Presidente del Rhegium Julii Giuseppe Casile, annunciando un convegno dedicato alla figura ed all’opera di Emilio Argiroffi, ha rivelato la scoperta postuma di un manoscritto del poeta di Taurianova,  intitolato "La principessa delle fosse", che presto verrà dato alle stampe in collaborazione con l’Editore Franco Arcidiaco di Reggio Calabria. Altri ricordi, suggestivi momenti di esperienze comuni nel campo culturale ed artistico sono venute dal Maestro Maurizio Carnevali, autore della cartella realizzata dal Consiglio regionale della Calabria, “in cui – ha spiegato lo stesso autore – ho cercato di accostare le immagini ai versi del poeta. Non li ho illustrati – ha aggiunto – li ho solo accostati, mettendo insieme versi e stile di vita di Argiroffi.
Un momento dell'intervento del Presidente Giuseppe BovaInfine, il Presidente Bova, che nel definire Argiroffi “una significativa personalità del nostro tempo, capace di sottolineare nel corso della sua vita “l’impegno politico, quello di medico e di artista, che lo rendono vivo, un percorso plurimo teso ad individuare la propria identità”, ha parlato del suo bisogno di libertà di cittadini e cittadine, “un bisogno – ha proseguito il Presidente del Consiglio regionale – che materializzava in varie attività che evidenziano la sua capacità di interloquire alla pari non solo con il popolo di Taurianova, ma anche con personalità politiche, culturali, scientifiche di livello nazionale e internazionale”.
“Nel processo di contaminazione che egli perseguiva – ha sottolineato ancora il Presidente Bova – Argiroffi si scioglie, non considera il popolo o i popolani distanti da se, ma discute assieme, ne diventa parte, assumendosi le responsabilità con i fatti, fino a diventare punto di riferimento. In questo particolare momento della vita nazionale, la vita di Emilio Argiroffi testimonia il bisogno di memoria. Ecco perché, nel mentre denunciamo le cose negative, bisogna esaltare le cose positive, gli esempi di quelle persone che si sono spese soprattutto per gli altri”.
“La Regione – ha concluso il Presidente Giuseppe Bova – aveva il dovere di ricordare la figura di un intellettuale che fu autenticamente liberale, ed il cui impegno, oggi rappresenta il più mirabile esempio che dovrebbe stimolarci tutti ad andare avanti ed a spenderci per la Calabria”.

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