29 luglio 2008    

Nicolò (Fi):«Sulla sanità occorre una programmazione responsabile»



Il consigliere regionale di Forza Italia Alessandro NicolòAlla luce degli ultimi avvenimenti la querelle in atto tra l’Asp di Reggio Calabria e l’Aiop non solo non sembra arrestarsi, ma tende addirittura ad appesantirsi in un “botta e risposta” che finora non ha sortito effetti positivi, ma che, anzi, ha riscaldato gli animi di tutti coloro che credevano in un risollevarsi della situazione sanitaria regionale anche attraverso un dialogo tra le parti chiamate in causa, che però si è fatto desiderare. Avevo già, al fine di invertire una pesante situazione, indicato come avvio della soluzione della crisi, la tempestiva adozione del Piano di rientro, la razionalizzazione delle spese che però tenesse ben conto della questione delle cliniche private convenzionate che offrono prestazioni specialistiche, integrando e sostenendo validamente il settore pubblico. E’ necessario che la Regione provveda, quindi, a soddisfare i crediti milionari vantati da tali strutture private la cui attività è indispensabile per garantire un’adeguata ed efficiente offerta sanitaria. E’ di appena qualche giorno fa l’appuntamento tra l’Asp di Reggio Calabria ed i rappresentanti delle cliniche private. Un incontro che ha puntato i riflettori su una delibera di Giunta regionale, quella del 17 maggio, che dava mandato alla tesoreria regionale di liquidare all’Aiop i crediti maturati per l’anno 2008. Delibera che però ad oggi non ha avuto esecutività per il mancato accordo tra la Carime, nuovo tesoriere, e altri due istituti bancari. E se l’Asp non può pagare per un’eccessiva  esposizione debitoria a cui è seguito un pignoramento delle casse, le cliniche però non possono stare con le mani in mano dinanzi all’inerzia del governo   regionale. Occorre quindi imprimere un’accelerazione per una programmazione responsabile - afferma ancora il consigliere Nicolò - che utilizzi al meglio le risorse finanziarie nel rispetto dell’offerta sanitaria pubblica, ma che stabilisca anche gli ambiti di intervento finanziabili di quella privata. La strada da percorrere è quella di una programmazione responsabile, fatta di misure ed interventi strutturali che stabiliscano gli obiettivi gestionali e le linee di indirizzo e che correggano le deficienze di un’assistenza ospedaliera articolata in modo assolutamente irrazionale che non privilegia i centri d’eccellenza”.
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