14 luglio 2005    

De Gaetano (Rif.Com.): “Contro i licenziamenti allo scalo di Vaglio Lise”







Il Presidente del gruppo consiliare di Rifondazione comunista, Antonino De Gaetano, in una interrogazione diretta all’Assessore ai Trasporti, Pasquale Tripodi, pone all’attenzione della Giunta regionale la sorte dello scalo merci di ANTONINO DE GAETANOVaglio Lise, in provincia di Cosenza. “Da tempo ormai – scrive De Gaetano -  i lavoratori addetti sono in lotta per difendere il posto di lavoro dalla volontà del gestore di smantellare la struttura. Tale decisione porterebbe non meno di 70 famiglie in gravi difficoltà economiche, senza contare le ripercussioni che ciò provocherebbe nell’indotto, settore dove operano circa cento lavoratori (Coopercalabria, Omnia, Cargo, Ruffolo Trasporti). La vicenda – prosegue De Gaetano - va sicuramente inquadrata in una più ampia politica dei trasporti nella nostra Regione, che non si limiti ad osservare passivamente la programmazione dei tagli finalizzata ai profitti puri e semplici da parte di RFI e Trenitalia, che preferiscono disertare o usare atteggiamenti di mera arroganza al tavolo delle trattative avviate con le Organizzazioni Sindacali, il Comune e la Provincia di Cosenza. Fin qui a nulla sono valse tutte le proteste e le proposte avanzate nel corso della vertenza dai lavoratori e da quanti hanno appoggiato la loro lotta;  a nulla è valso far presente al gestore che il mantenimento dello scalo è un’opportunità di salvaguardia di un servizio utile al territorio e che il personale che vi lavora, altamente specializzato, non può farne le spese a vantaggio delle logiche aziendali e di profitto. Ritenuto sia doveroso da parte della Regione Calabria prendere atto di quanto sta avvenendo e dichiararsi parte in causa nei confronti dell’ennesimo atto di depauperamento delle già minime risorse destinate alla nostra terra, chiedo di sapere se non si ritenga opportuno intervenire istituzionalmente nella vertenza dello scalo di Vaglio Lise; se non si ritenga utile convocare, al più presto,un tavolo di concertazione tra tutte le parti interessate, al fine di poter formulare delle proposte ed individuare le vie percorribili per porre fine all’increscioso problema sia in termini di garanzia di servizi, sia in termini di salvaguardia del lavoro, togliendo dall’angoscia di un futuro incerto le numerose famiglie calabresi coinvolte”.

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